Autonomie a Renzi: «Rispetto degli statuti»

Nel documento delle Regioni entra un richiamo alla tutela delle speciali. Oggi incontro con il premier



TRENTO. La riforma costituzionale non può rappresentare un arretramento dell’autonomia delle Regioni e Province autonome. È questo il richiamo politico che Ugo Rossi e Arno Kompatscher, insieme ai governatori di Friuli e Valle d’Aosta, Debora Serracchiani e Augusto Rollandin, sono riusciti ieri a far inserire nel documento con cui le Regioni si presenteranno oggi all’incontro con il presidente del consiglio Matteo Renzi.

«È un percorso difficile quello che stiamo facendo - ammette a fine incontro il presidente Ugo Rossi - nel contesto di una riforma costituzionale che contiene degli aspetti di ritorno al centralismo, ed è quindi più che mai necessario che Regioni e Province autonome serrino le fila e presentino una proposta comune. Noi siamo consapevoli della nostra specialità, che chiederemo venga tutelata anche in sede di riforma del Titolo V, ma vogliamo comunque fare valere le nostre prerogative assieme alle altre Regioni, anziché in forma separata e distinta». Una bozza di riforma, quella presentata la settimana scorsa dal premier, che elimina la legislazione concorrente tra Stato e Regioni e riporta in capo allo Stato competenze cruciali per il Trentino come energia, turismo e urbanistica.

«Nel documento che presenteremo al presidente del consiglio - spiega Rossi - ci sarà anche un riferimento alla necessità che le Province autonome non vadano incontro ad una riduzione della loro autonomia a causa del processo di riforma in corso. Rispetto a questa che noi indichiamo come 'clausola di salvaguardia', le altre Regioni direi che hanno compreso come non si possa immaginare che chi ha raggiunto grandi traguardi di autonomia debba retrocedere». Un risultato politico nient’affatto scontato, rileva Rossi, soprattutto in tempi di proteste contro i presunti privilegi delle autonomie speciali. «Adesso dobbiamo evitare di sottolineare con troppa forza le differenze fra noi e lavorare piuttosto per rafforzare una posizione comune», spiega il governatore. Per ora Rossi e Kompatscher si accontentano del richiamo all’interno di un documento ancora politico. La “clausola di salvaguardia” andrà poi elaborata quando si faranno le osservazioni puntuali al testo di legge. E ieri sera, al Senato, Rossi ha anche avuto un primo incontro di conoscenza con il nuovo ministro degli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta, alla quale ha brevemente ricordato i temi sul tappeto.(ch.be.)













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