«Autonomia sotto tiro, disagio e amarezza»

L’ex governatore Dellai: iniziative faziose e superficiali. E il senatore Fravezzi presenta un quesito alla Vigilanza Rai



TRENTO. «Disagio e amarezza dei trentini e dei sudtirolesi per il clima di ostilità crescente nel Paese nei confronti della autonomia» è stato manifestato da Lorenzo Dellai, capogruppo dei Popolari per l'Italia alla Camera, a margine dell'incontro con il Presidente della Repubblica per rappresentare il sostegno al Governo. Un clima «alimentato da iniziative faziose e del tutto superficiali, quali la puntata di “Porta a Porta” dell'altra sera» si legge in una nota del deputato trentino.

Dellai ha sottolineato che suscita «forte stupore che un veicolo di simili mistificazioni della realtà sia rappresentato dalla Televisione Pubblica». Dellai ha poi ringraziato Napolitano «per la sensibilità e la competenza istituzionale con le quali si è sempre rapportato con la nostra autonomia, richiamandoci certamente ai doveri di solidarietà con il Paese in un momento difficile, ma anche confermando - da ultimo con la sua visita a Merano - il valore nazionale ed europeo della nostra esperienza».

Intanto il senatore trentino Vittorio Fravezzi, vicepresidente del Gruppo Per le Autonomie al Senato, presenta un Quesito alla Commissione di Vigilanza Rai di cui è membro, sulla trasmissione di "Porta a Porta" dello scorso 13 gennaio, chiedendo un richiamo al giornalista Bruno Vespa per aver condotto una trasmissione del servizio pubblico in maniera parziale e tendenziosa, ledendo dunque il diritto-dovere di un giornalista di garantire agli utenti un'informazione completa e obiettiva, così come richiesto dalla Corte Costituzionale e così come disciplinato dalla legge sulla Disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato. Fravezzi chiede, inoltre, di concedere ai due Presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano la possibilità di replicare nella medesima trasmissione per poter finalmente fare chiarezza e spiegare ai telespettatori e ai cittadini la vera realtà delle due Province Autonome.













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