Aula intitolata a Rostagno, no di Atreju: "L'ateneo non sperperi migliaia di euro"
A breve la decisione del Consiglio di dipartimento. L'associazione degli studenti di destra: "Vorrebbe dire istituzionalizzare le occupazioni"
TRENTO. La decisione sulle iniziative per ricordare Mauro Rostagno sarà presa il 18 novembre dal Consiglio di dipartimento a Sociologia. Intanto l'associazione studentesca universitaria di Trento Atreju ribadisce il suo secco no a «qualsiasi intitolazione a Rostagno di aule, targhe commemorative nel Dipartimento di Sociologia o addirittura cattedre universitarie». «Intitolare un'aula a colui che nel '68 si faceva chiamare 'il Che di Trento' - si legge in una nota - significa istituzionalizzare l'operato illegale di coloro che occupano, ormai senza clamore, un'ampia aula del nostro Dipartimento autoproclamandola 'Aula autogestita Rostagno'». «Se l'Università di Trento è disposta a sperperare migliaia di euro per ricordare Rostagno - prosegue la nota - noi di Atreju proponiamo di donare questi soldi alle associazioni che la mafia la combattono veramente sul territorio».
La Commissione per la memoria di Mauro Rostagno, della quale fa parte anche il rappresentante di Atreju in Consiglio di Dipartimento Luca Erbifori, ha discusso le iniziative da proporre poi al Consiglio. "In Commissione ho proposto di devolvere ad altri fini le somme ma non sono stato ascoltato. Ripresenterò la proposta anche al Consiglio di Dipartimento, l’organo politico che attraverso due votazioni sceglierà se ricordare Rostagno e in che modo. Mi opporrò con tutti i mezzi a mia disposizione, cercando anche l'appoggio di quei professori che hanno il coraggio di dire no ad una proposta scellerata come questa”, commenta Erbifori, “spero che il rettore possa assumere una posizione chiara in questa occasione, con l'auspicio che mai più in futuro altre risorse siano in questo modo adoperate”.