Atenei, Trento resta sul podio
La classifica del Censis. Ma scende dal secondo al terzo posto, dietro a Sassari
TRENTO. L’Ateneo di Trento rimane sul podio, ma perde ancora una posizione della classifica delle migliori università italiane. Dal primo posto due anni fa, ha ceduto il primato a Siena e quest’anno è retrocessa dietro Sassari, che conquista la seconda postazione dietro Siena.
È questo il risultato dell’analisi del Censis per il 2018 - 19, che si basa su cinque parametri: sono i servizi, la spesa per le borse di studio e contributi a favore degli studenti, le strutture, la comunicazione e i servizi digitali, l’internazionalizzazione. Il voto finale è calcolato facendo la media di queste voci. E Trento, nella classifica degli atenei statali di media grandezza, quest’anno ha ottenuto il punteggio di 96,8 rispetto a quello dell’anno scorso che era di 99,2, perciò perde più di 2 decimali, mentre Sassari che l’anno scorso era a 97,8 punti è passata a 98 e Siena mantiene la salda la vetta con 99 punti (erano 99,4 l’anno scorso).
Analizzando il punteggio voce per voce, emerge che la voce più in difficoltà è quella delle strutture, che passano da 102 a 89 punti. Le altri voci sono: i servizi, che scendono da 90 a 87 punti, le borse di studio e contributi per studenti hanno un aumento da 100 a 108, la comunicazione perde 7 punti passando da 110 a 103 e l’internazionalizzazione sale da 94 a 97 punti. Per quanto riguarda gli altri atenei, suddivisi in mega oltre i 40 mila iscritti, grandi da 20 mila a 40 mila, medi da 10 mila a 20 mila e piccoli fino a 10 mila, i vincitori sono rispettivamente: Bologna, Perugia, Camerino. Bolzano si attesta la primo posto per i piccoli atenei non statali, per i medi prima è Roma Luiss, per i grandi la Bocconi di Milano.