«AstroSamantha» è arrivata sulla stazione spaziale
Terminato il volo spaziale. La Cristoforetti saluta la mamma dallo spazio: "Quassù è bellissimo". E poi si commuove
TRENTO. Ora quel sogno cullato sin da bambina si è realizzato. È arrivato il momento per dire che siamo di fronte ad una missione storica per il sistema Paese Italia. La nostra Samantha è la prima donna italiana ad andare nello spazio un’aspirazione di migliaia di persone. Sempre controllata e impeccabile sulla Terra, arrivata sulla Stazione spaziale Samantha Cristoforetti era semplicemente felice. Si è commossa quando nel collegamento con il centro di controllo della missione a Mosca ha sentito in cuffia il saluto: «ciao Samantha, sono la mamma». Poi l'entusiasmo nel descrivere la meraviglia della sua prima volta fra le stelle: «quando siamo arrivati alla Stazione spaziale è stato il momento perfetto per vedere i pannelli solari colorati di arancione. È stato un momento stupendo, proprio come mi avevano detto». «Lo spazio è come lo sognavi?», ha chiesto la mamma. «Molto meglio!», è stata la risposta.
Felice dell'accoglienza affettuosa che ha trovato a bordo, Samantha ha raccontato alla mamma: «Qui ci hanno accolti con una cena, o forse un pranzo, o la colazione ... non saprei, ma è tutto bellissimo». La prima cosa che ha gradito è stata dell'acqua, naturalmente succhiata da una cannuccia collegata a un sacchetto, come è d'obbligo in orbita. E così, dopo essere stata la sesta più brava del concorso per astronauta cui hanno partecipato 8.500 candidati, dopo aver affrontato un duro addestramento durato ben cinque anni, imparato il russo per colloquiare con i colleghi cosmonauti e capire come funziona una navicella Soyuz, superato con il massimo dei voti varie sessioni di esami, è stata lanciata tra le stelle a una velocità impressionante e ora ha realizzato il suo sogno di bambina.
(IT) Grazie a tutti del supporto e dell'entusiasmo, è tempo di andare. Ci sentiamo dallo spazio! #Futura42
— Sam Cristoforetti (@AstroSamantha) November 23, 2014
Puntualissimo al secondo è partito il lanciatore spaziale Soyuz TMA-15M. L’orario è quello kazako delle 2:01’13”, cioè le odierne 22:01’13” italiane. La rampa di lancio è stata la nr.31 del mitico cosmodromo di Bajkonur, la stessa dalla quale partì il 16 giugno 1963 a bordo della Vostok 6, Valentina Tereškova, pioniera del volo spaziale e prima cosmonauta.
Samantha, 37 anni capitano dell’Aeronautica Militare, è cresciuta a Malé. La sua preparazione, tra prove tecniche ma anche fisiche come galleggiare con lo scafandro in acqua o le prove di ardimento con la neve e a temperature gelide nei pressi di Star City, si è svolta al Yuri Gagarin Training Center per quanto concerne il modulo russo ed il funzionamento della Soyuz, e al Johnson Space Center di Houston per le ricerche e gli esperimenti.
Samantha Cristoforetti, la terza astronauta della storia spaziale dell’Agenzia Spaziale Europea, si è posizionata in navicella alla sinistra rispetto al comandante Anton Shkaplerov, il 42enne colonello dell’aviazione russa originario della Crimea alla sua seconda missione. Sulla destra l’americano Terry Virts, 46anni ingegnere di bordo come la Cristoforetti e anch’esso alla sua seconda missione dopo quella con lo Space Shuttle Endeavour nel 2010.
La missione 42 Futura si concluderà nel maggio 2015 e nel corso della permanenza sulla Iss gli astronauti saranno impegnati in diverse missioni ed attività con circa 200 esperimenti da effettuare. Dieci di essi saranno svolti da Samantha per conto dell’Agenzia Spaziale Italiana. Nel corso della missione della prima astronauta italiana di sempre, la settima della nostra storia spaziale dopo Franco Malerba, Maurizio Cheli, Umberto Guidoni, Roberto Vittori, Paolo Nespoli e Luca Parmitano, ci saranno diverse novità. Infatti, sulla Iss saranno consumati cibi del made in Italy (comprese le mele essiccate del Trentino) ma ci saranno anche una macchina per il caffè ed una stampante 3D. Sono programmate “passeggiate spaziali” (Eva), ma Samantha, seppur addestrata, non le farà.
Il pupazzetto Olaf. Si chiama Olaf ed è il primo pupazzo di neve nello spazio: è 'l'intrusò a bordo della Soyuz che sta portando in orbita Samantha Cristoforetti, astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea e prima italiana ad andare nello spazio. Olaf è il segna-gravità portato a bordo da uno dei due compagni di viaggio di Samantha. Si tratta di un semplicissimo "strumento" per rilevare il momento in cui la capsula entra in orbita e gli occupanti si trovano in un ambiente di microgravità. Un compito affidato tradizionalmente a pupazzi portafortuna, come il cappuccetto rosso che aveva portato con sè Paolo Nespoli in una delle sue missioni. Ovviamente Olaf si è immediatamente trasformato in mascotte del lancio e protagonista su Twitter.