Asili nido, la Cgil striglia il Comune: «Basta affidare la gestione a terzi»
Intervento della Funzione Pubblica dopo il confronto sulla gestione dei nidi nel capoluogo: "Bene l'intenzione di potenziare l'offerta ma no a nuove esternalizzazioni"
TRENTO. "Bene l'intenzione del Comune di Trento di potenziare l'offerta di posti disponibili nei nidi d'infanzia per dare risposta alle esigenze delle famiglie; male che lo faccia esternalizzando a terzi la gestione di un'ulteriore struttura, che si aggiunge ai 17 nidi già esternalizzati". Lo affermano - in una nota - Mirko Vicari e Luigi Diaspro della Funzione pubblica Cgil del Trentino al termine di un confronto con l'amministrazione comunale.
Secondo quanto riporta il sindacato, l'amministrazione manterrebbe "la gestione diretta del nido trasferito lo scorso anno da Cristo Re al Torrione (con una diminuzione di posti da 45 a 36) ma affiderebbe a terzi il nido 'Orsetto Pandi' di Cristo Re, con 60 posti". "Si tratta - commentano i segretari - dell'ennesima scelta al risparmio che ricade interamente sul personale, che omette di considerare che il minor costo vuol dire retribuzioni più basse e condizioni normo-giuridiche del personale peggiori. Ridurre ulteriormente i nidi d'infanzia a gestione diretta comporterà poi un'inevitabile contrazione della capacità dell'amministrazione di indirizzo e di monitoraggio nel dettaglio delle criticità del servizio nelle strutture date in affidamento alle cooperative".
I segretari chiedono al Comune di Trento di aprire un confronto sulla gestione diretta del sistema 0-6, invertendo "la tendenza di graduale restrizione del perimetro pubblico dei servizi erogati".