Artigianato, una legge per togliere burocrazia
Ddl della giunta per semplificare l'iscrizione all'albo e rafforzare i maestri artigiani
È nell'ottica di una maggiore semplificazione, nonché della valorizzazione delle imprese artigiane e della formazione dei giovani, il disegno di legge approvato oggi dalla Giunta provinciale che introduce alcune modifiche alla normativa provinciale sull'artigianato. Il disegno di legge verrà trasmesso al Consiglio provinciale per l'ulteriore corso.
"Con questo disegno di legge - ha commentato l'assessore Alessandro Olivi - si vuole confermare l'attenzione che la Giunta rivolge al comparto dell'artigianato trentino".
Il disegno di legge permette, innanzi tutto, l'iscrizione - nonché qualsiasi altra variazione compresa la cancellazione - delle ditte all'albo imprese artigiane attraverso un meccanismo molto più snello, senza grosse difficoltà burocratiche e senza il preventivo vaglio di una commissione. Una accelerazione all'iter (con la normativa attuale sono richiesti in media 30 giorni) per poter avviare in modo rapido e facile una qualsiasi attività artigiana.
La seconda grossa novità è rappresentata dalla Commissione provinciale per l'artigianato, che attraverso il disegno di legge viene radicalmente rivista: attualmente la Commissione ha compiti burocratici relativi alla tenuta dell'Albo: "La proposta - ha spiegato l'assessore provinciale all'artigianato - è quella di creare un organo consultivo e propositivo della Giunta provinciale sulle prospettive di crescita e la valorizzazione dell'artigianato, una sorta di luogo di confronto, dove rafforzare il rapporto fra le politiche pubbliche e lo sviluppo del comparto. Sarà quindi una struttura operativa più snella ed efficace". Per questo la Commissione provinciale per l'artigianato viene incardinata presso il competente Servizio provinciale e non più presso la Camera di Commercio, mentre la delega della tenuta dell'albo viene assegnata alla Camera di Commercio assieme alle funzioni di vigilanza e di applicazione delle relative sanzioni.
Ultima novità è rappresentata dall'articolo 10 che rafforza i Maestri artigiani: "Si prevede la possibilità di introdurre aiuti specifici anche di carattere economico alle imprese artigiane nelle quali vi siano come titolari dei Maestri - sono state le conclusioni di Alessandro Olivi -. Inoltre si prevede un maggiore legame fra il Maestro artigiano e le botteghe scuole, al fine di poter utilizzare i nostri Maestri artigiani come formatori di professionalità e competenze rivolte ai giovani all'interno dei luoghi di lavoro, per trasmettere la conoscenza professionale fra le generazioni".