Arco dichiara guerra all'amianto

Il Comune vuole incentivare la bonifica di case, negozi e capannoni


Gianluca Marcolini


ARCO. Il contributo oscilla dai 350 ai 650 euro, in base all'entità dei lavori da eseguire. E verrà erogato a fondo perduto, una tantum. In parole povere ci si intasca i soldi e si ringrazia l'amministrazione comunale che ha dichiarato guerra all'amianto ancora abbondantemente presente negli edifici arcensi. Chi è intenzionato a bonificare la propria casa, negozio o capannone ha tempo un anno per presentare la domanda di finanziamento.

Dodici mesi di tempo per presentare la richiesta di finanziamento che dovrà essere formulata sugli appositi moduli e consegnata, o spedita tramite raccomandata, entro il 31 dicembre del 2012, all'ufficio protocollo del Comune.  Fautore dell'iniziativa è l'assessore all'ambiente di Arco Max Floriani che si è mosso in seguito al ritrovamento di pezzi di amianto in alcune isole ecologiche di Bolognano. Un episodio che aveva destato non poco scalpore e anche una certa preoccupazione visto che il pericoloso materiale era stato ritrovato in viale Stazione, non distante dalla farmacia e dal micronido.

Da qui l'idea di avviare una campagna di sensibilizzazione mirata ad incentivare la bonifica degli edifici ad uso civile, produttivo, commerciale ed agricolo, senza distinzione di sorta.  Con l'ausilio dell'ufficio tecnico è stata predisposta una griglia degli interventi di risanamento che prevedono l'eliminazione dell'amianto tramite le procedure fissate dalla legge. La stessa amministrazione comunale ci tiene a ricordare che l'operazione di rimozione dell'amianto va effettuata da personale specializzato e con sistemi che garantiscano la sicurezza totale di chi interviene in tal senso.

I requisiti per accedere ai contributi sono squisitamente di ordine temporale: la graduatoria verrà stilata esclusivamente in base ai tempi di presentazione della domanda (fa fede il protocollo comunale). Le richieste verranno esaudite fino all'esaurimento dei fondi messi a disposizione dalle casse comunali. Nello specifico, come riportato sul sito internet del Comune, il contributo per gli interventi che riguardano materiale compatto (lastre) è fissato in 350 euro per i manufatti di superficie inferiori o uguale a 50 metri quadrati, in 450 euro per i manufatti di superficie compresa tra 50 e 100 metri quadrati e in 600 euro per manufatti di superficie superiore a 100 metri quadrati. Per gli interventi su manufatti in materiale friabile, invece, il contributo è di 400 euro per superficie inferiori o uguale a 50 metri quadrati, di 500 euro per superficie compresa tra 50 e 100 metri quadrati e di 650 euro per manufatti sopra i 100 metri quadrati. Nel caso della rimozione di più manufatti, sarà considerata la superficie complessiva rimossa.













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