Arcense scomparso in Alto Adige

Da sabato non si hanno più notizie di Marcello Ferrari, 44 anni. Era ad Anterselva per una scialpinistica in solitaria


di Gianfranco Piccoli


ARCO. Sono ore di grande apprensione per la sorte di Marcello Ferrari, arcense di 44 anni, uno degli “eredi” della dinastia Ferrari Legnami, scomparso da sabato nella zona di Anterselva, in Alto Adige. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, anche grazie ai familiari di Ferrari, Marcello avrebbe raggiunto l'Alto Adige sabato mattina per cimentarsi in una scialpinistica in solitaria sui monti della zona. Da quel momento si sono però perse completamente le tracce.

Domenica i familiari hanno tentato più volte di contattare il quarantaquattrenne ma hanno trovato sempre il cellulare spento. Cosa che ha preoccupato relativamente, visto che Marcello – che vive da solo in un appartamento a Chiarano – non di rado trascorre i fine settimana lontano da casa per le sue passioni sportive.

Sono stati i carabinieri della stazione di Rasun Anterselva ad insospettirsi per un'automobile, una Audi A6, parcheggiata da più di due giorni in un posteggio della zona, vicino al campo di biathlon. Grazie alla targa, i militari sono risaliti al proprietario, ovvero la ditta Ferrari Legnami. I militari si sono così messi in contatto con i familiari e, a quel punto, è scattato l'allarme, visto che è emerso che Marcello era arrivato in Alto Adige da solo per una escursione scialpinistica. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi, nel timore che Ferrari possa essere rimasto vittima di un incidente sulle montagne che circondano la zona di Anterselva: si sono attivati l'elicottero della protezione civile altoatesina, le unità cinofile, le squadre del soccorso alpino. Le ricerche si sono concentrate nella zona di Collalto, dove un testimone dice di aver visto Ferrari salire con gli sci. A rendere ancora più complicato il lavoro dei soccorritori, il fatto che la notte scorsa in alta quota sono scesi parecchi centimetri di neve fresca. Le battute sono proseguite – senza successo - sino a quando le condizioni della luce lo hanno permesso.

A seguire sul posto le operazioni di ricerca, con grande preoccupazione, i familiari di Marcello. L'ipotesi dell'incidente in montagna non è ovviamente l'unica, ma – visto l'escursione con le pelli che Marcello aveva programmato – è quella più seriamente presa in considerazione dagli inquirenti in questo momento.

La notizia delle ricerche in Alto Adige si è diffusa nel pomeriggio di ieri nella Busa, in particolare nell'ambiente del podismo, sport che Marcello Ferrari pratica da qualche anno con risultati eccellenti per un amatore (nel 2011 è arrivato sesto assoluto alla maratona del Garda). Ma, dal punto di vista sportivo, Marcello è conosciuto soprattutto per la lunghissima militanza con la maglia della Virtus Riva, squadra con cui ha condotto mille battaglie come play maker sui campi da basket della regione e non solo.

Qualche anno fa (era il marzo del 2009) Marcello Ferrari era scampato, con altri scialpinisti della Busa, ad una slavina mentre saliva sul Gran Zebrù, in Alto Adige. Insieme ad altre trenta persone, Ferrari era stato travolto dalla valanga a circa tremila metri di quota (e con lui Paolo Calzà e Gianni Gazzini), uscendo praticamente illeso.

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