Aperte due aule in più per lo studio
La Buc scoppia? Accolta la richiesta degli studenti: da domenica più spazio a Economia. In attesa della Biblioteca comunale
TRENTO. Che la Biblioteca universitaria alle Albere scoppi, per gli studenti è un fatto ben noto. E che il problema peggiori a conclusione della sessione, con code per prenotarsi il posto, anche. Per questo il consiglio degli studenti aveva già presentato alcune richieste al rettore in dicembre. Ora, il presidente del parlamentino degli studenti, Federico Crotti, interviene a proposito dell’articolo pubblicato ieri sul Trentino, confermando la penuria di spazi per lo studio, ma annunciando che da parte dell’Università si sta cercando di correre ai ripari. «Il problema - afferma Federico Crotti - si propone soprattutto nei fine settimana, al termine della sessione. Se il sabato gli studenti hanno a disposizione due aule di didattica a Sociologia, la domenica va peggio, perché mancano quegli spazi di Sociologia e in più i posti alla Buc calano, a causa dei turni festivi che prevedono meno sorveglianti rispetto ai giorni feriali. Per questo i posti si riducono da 448 a 328 e capita che ci si debba mettere in fila ben prima delle 14 (la Buc la domenica è aperta dal pomeriggio fino alle 21, ndr.) con il rischio di rimane fuori. Le alternative mancano, visto che la domenica le aule dei vari Dipartimenti sono chiuse». Ora c’è un primo passo avanti.
Crotti annuncia che dalla prossima domenica, 21 gennaio, sono state messe a disposizione due aule della Facoltà di Economia. «Si tratta di una delle nostre richieste accolte - precisa - ma ci auguriamo che vengano prese in considerazione anche altre proposte, almeno fino all’11 febbraio».
Eccole. Tra le più facili da attuare, c’è la richiesta di aprire il foyer di Giurisprudenza, quello che dà su via Rosmini come veniva fatto qualche anno fa. Le richieste riguardano altri spazi della città, compresa la struttura del Cte. Area che com’è è noto è al centro di un braccio di ferro tra l’Università e il Comune, dato che quest’ultimo dovrebbe trasferire il Polo espositivo all’ex Italcementi per consentire all’Università di costruire la nuova mensa con ulteriori sale per lo studio.
Se non che, i tempi sono slittati a causa della bonifica che la Cooperazione ha appena avviato sull’area all’ombra delle due ciminiere e che si prospetta durerà dagli otto ai dodici mesi. Non a caso, nel documento, il consiglio degli studenti scrive: «Chiediamo di esercitare maggiore pressione sul Comune affinché vengano velocizzati i tempi di cessione dello spazio “ex-Cte” e chiedere che finché lo spazio non sarà messo a disposizione dell’Università la Biblioteca Civica venga aperta anche durante la domenica». Si suggerisce inoltre di aprire sul sito unitn.it una sezione dedicata per informare sulle aperture delle sale studio e sulle capienze. «Abbiamo chiesto- conclude Crotti - anche l’apertura di tutta la Buc, avvalendosi delle collaborazioni di studenti delle “150 ore”. Ma questa strada è più complicata». (sa.m.)