Apag, dodici anni di attività e più di 500 gatti «salvati»
Sono i numeri dell’associazione delle Giudicarie che cura e ospita animali abbandonati. Pampo, il vicepresidente: «Siamo ancora in attesa di una sede»
TRENTO. È da 12 anni che l’Apag (Associazione protezione animali delle Giudicarie) è in attività per seguire le colonie di gatti della zona, curare i cani e i gatti che sono abbandonati o feriti e trovare loro una casa. Dopo il Centro Felix di Trento e l’Arcadia che gestisce il Parco canile di Rovereto, il nostro viaggio continua nelle Giudicarie, dove esistono problemi di mancato intervento da parte dei sindaci che per la legge n. 4 del 2012 hanno la responsabilità della tutela dei gatti in colonie e dovrebbero collaborare con le associazioni per garantire la cattura, il trasporto e la custodia degli animali d’affezione abbandonati. Detto questo, l’Apag di Tione, da tempo non ha una sede perché quella che utilizzava per il rifugio di gatti da curare, l’ex Stele, è stata giudicata inadeguata dal sindaco Mattia Gottardi, che ha tagliato la corrente. L’associazione, che è presieduta da Giustino Giovanelli, ha ben 191 tesserati che pagano una quota annuale per sostenersi e una decina di volontari. «Sono i volontari e le volontarie - afferma il vicepresidente Gianfranco Pampo - a dovere ospitare nelle proprie case i gatti o i cani che si trovano abbandonati o feriti. Dal 2011 al 2016 abbiamo dato in affido 563 gatti. A tutte le persone a cui si affidano viene dato un libretto sanitario perché i mici sono precedentemente spulciati e sverminati. Abbiamo anche salvato 60 cani. In questo caso abbiamo un lettore del microchip, per cui possiamo collaborare con i veterinari dell’Asl per rintracciare i proprietari. Quando dobbiamo sterilizzare i gatti, chiediamo l’autorizzazione per portarli dai veterinari dell’Asl. Il nostro unico contributo pubblico è di 100 euro l’anno».
Il lavoro dell’Apag è perciò di grande valore sociale, perché non essendoci una struttura per il ricovero di animali randagi in tutte le Giudicarie, è l’unica ad occuparsi della tutela degli animali troppo spesso rifiutati, perché ritenuti semplici oggetti di cui disfarsi. «Ci prendiamo cura - aggiunge Pampo - anche degli animali che sono vittime di cause di separazione e di divorzio. Siamo sempre in attesa di una struttura che possa fare da base alla nostra attività e contiamo sulle offerte, anche quelle del 5 per mille». I contatti dell’Apag sono: tel. 3343380766, mail apagtione@live.it, Fb: Adotta e salva una zampa e Assoapag.it.