Annaffiano i vasi del bar e scoprono piante di marijuana

Curioso (e inquietante) rinvenimento all’Exsense Cafè di via Sanseverino. Dopo i controlli i vigili le hanno rimosse


di Luca Pianesi


TRENTO. Piantine di marijuana cresciute nei vasi esterni del bar. La curiosa (e invero un po’ inquietante) scoperta è stata fatta dagli stessi gestori del locale, l’Exsense Fashion Cafè, situato al primo piano della Finestra sull’Adige di fronte a piazzale Sanseverino. I quali increduli dopo essersi interrogati sulla natura di quelle foglioline “particolari”, viste e riviste sui giornali, in televisione e al cinema, si sono rivolti alle forze dell’ordine per chiedere loro conferma del ritrovamento.

"Stavamo innaffiando le nostre piante esterne, che fanno da contorno al perimetro del locale – spiega una delle gestrici del bar, Jolanda Comai – quando, all’interno dei vasconi che “fanno da recinto” ai plateatici, abbiamo scorto due piantine diverse dalle altre, poste in una posizione defilata e un po’ nascosta. Sulle prime le abbiamo scambiate per delle erbacce cresciute spontaneamente, ma a uno sguardo più attento ci siamo insospettiti. Non siamo certo esperti del settore, ma quelle sono piantine piuttosto “famose”. Abbiamo, quindi, chiesto un consulto ai vigili, che erano nel piazzale per i loro controlli, e immediatamente abbiamo avuto la conferma di quanto sospettavamo. Le erbacce, in realtà, erano due piantine di marijuana cresciute indisturbate, e serene, ben mimetizzate tra le nostre piante. Probabilmente, abbiamo ipotizzato insieme alle forze dell’ordine, qualcuno aveva lasciato nei vasi dei semini che sono poi germogliati e cresciuti".

Difficile, anche se non impossibile, l’ipotesi che i semini fossero finiti nei vasi per caso, trasportati dal vento, a meno che nelle vicinanze non vengano rinvenute coltivazioni più estese (spetterà alle forze dell’ordine accertarne l’origine, anche se non sarà affatto facile). "Qui spesso passano ragazzi un po’ strani – aggiunge Comai – e non di rado la polizia ha operato arresti e fermi, anche legati al consumo di sostanze stupefacenti. Forse qualcuno si era liberato dei semi lasciandoli nei nostri vasi, o lo ha fatto semplicemente per vedere se cresceva qualcosa".

E qualcosa era cresciuto: al momento della scoperta, infatti, le piantine erano già ben sviluppate, alte una ventina di centimetri e con tutte le foglioline aperte ed estese, sicuramente favorite dall’ottima esposizione della zona ai raggi del sole e dal quotidiano innaffiamento, operato sui vasconi, dagli stessi gestori del bar. "A quel punto abbiamo chiesto ai vigili il da farsi - conclude Comai – e abbiamo immediatamente provveduto a rimuoverle e a buttarle via".

E per fortuna che i gestori del locale se ne sono accorti in tempo e autonomamente ed hanno subito chiesto alle forze dell’ordine il da farsi. Se le piantine fossero state scoperte dagli stessi vigili, o da clienti o passanti, i proprietari del bar avrebbero anche potuto passare qualche guaio. Sarebbe stato, infatti, molto più difficile per loro dimostrare che quelle piantine, la cui coltivazione è vietata dalla legge italiana, erano soltanto delle “erbacce abusive”.

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