Angeli riconfermato alla guida di Federconsumo

A Trento anche il presidente di Confcooperative, Gardini: «Il governo deve combattere le false cooperative e difendere quelle vere: andrò dal ministro Poletti»



«Dal 2007 a oggi chi non riesce ad affrontare una spesa imprevista è passato dal 6,8% al 14,5% e la disoccupazione giovanile ha sfondato il 43%. Diventa quindi sempre più evidente il valore di essere socio, utente e consumatore delle cooperative», dice Pierluigi Angeli, riconfermato alla presidenza di Federconsumo-Confcooperative dall'assemblea, tenutasi oggi a Trento. In Federconsumo, ha indicato, «i lavoratori sono 10.000 e si tratta di lavoro vero e stabile. Sulla base sociale le donne rappresentano oltre il 54%, mentre il 10% ha meno di 30 anni». «Occorre elevare - ha aggiunto Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative - la qualità progettuale e la capacità di realizzare cose nuove che rispondano a bisogni nuovi e sempre più complessi. La cooperazione di utenza - ha aggiunto - è una grande frontiera, così come quella di comunità. Le cooperative già fanno tanto, ma possono e devono fare di più nelle aree metropolitane e nei 5.000 comuni d'Italia dove spesso latitano i servizi ai cittadini. Anche sul versante del lavoro - ha proseguito - la cooperazione è in prima linea impegnata con una proposta che presto sarà presentata al ministro Poletti». Dal presidente della Commissione Industria del Senato, Massimo Mucchetti, infine un'esortazione al governo a sostenere di più la cooperazione: «Negli ultimi trent'anni - ha affermato - la finanza ha animato un pensiero unico che ha usato i consumatori contro i lavoratori. L'effetto è stata una recessione globale, da cui l'Italia sta iniziando a uscire dopo sei anni. Bisogna riportare al centro il lavoro e da qui ridefinire la finanza e la tutela dei consumatori. La cooperazione può giocare un grande ruolo. Il Governo dovrà combattere le false cooperative e tornare a sostenere quelle vere, specialmente se a mutualità prevalente, correggendo ove possibile il giro di vite degli anni passati su obiettivi mirati».













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