Anarchici, domiciliari per Massimo Passamani
Accolte le istanze difensive dopo il blitz di fine agosto. Liberata Daniela Battisti
TRENTO. Istanze difensive accolte a Trento per i due anarchici arrestati lo scorso 27 agosto con l’accusa di associazione sovversiva. Per Massimo Passamani, 40 anni, che era in carcere, sono scattati oggi i domiciliari nella sua Rovereto. Era stato rinchiuso prima a Tolmezzo (Udine), poi ad Alessandria. Daniela Battisti, 35 anni, ai domiciliari dall’arresto, è invece libera. Per loro la Procura aveva aperto un fascicolo per associazione con finalità di terrorismo ed eversione. Le istanze presentate venerdì dai loro legali, Giampiero Mattei e Andrea de Bertolini, che puntavano alla mancanza di necessità delle esigenze cautelari, sono state accolte oggi con un’ordinanza del gip Carlo Ancona, che ha ribadito l’accusa di associazione sovversiva.
Parere favorevole all’accoglimento delle istanze difensive di attenuazione delle misure cautelari è stato dato anche dalla Procura, per il fatto che quella che viene definita associazione non ha attuato in questo periodo particolari forme di contrasto. A spiegarlo è lo stesso Procuratore della Repubblica di Trento, Giuseppe Amato, che segue il fascicolo col sostituto procuratore Davide Ognibene. Un parere che però avrebbe voluto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Battisti.
L’attesa ora è per la data dell’udienza preliminare, dal momento che l’avviso di conclusione indagini, per un totale di otto indagati, era già arrivato prima di fine settembre, sempre con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo ed eversione.