arco

Ambulanza “contesa”, vince partoriente

Al pronto soccorso di Arco cardiopatica col femore rotto ha dovuto lasciare il posto ad una donna in gravidanza



ARCO. Sanità altogardesana ancora nella tempesta. Stavolta nessun elicottero si è levato in volo per ottemperare alle esigenze di vita di qualche nascituro, ma una disavventura capitata a una signora del posto, cardiopatica, presentatasi nella venerdì sera al pronto soccorso di Arco dopo un incidente avvenuto nel proprio orto. Un fatto che non sarebbe saltato alla ribalta della cronaca se non fosse per la coincidenza della presenza all’ospedale del consigliere rivano Andrea Matteotti (M5s) che ha assistito a tutti i passaggi della vicenda.

«Intorno alle 21 - racconta Matteotti - viene portata in ambulanza una signora anziana e cardiopatica che a seguito di una caduta non riesce più a muoversi e presenta forti dolori all’anca». I medici del pronto soccorso, come raccontato dal consigliere, procedono tempestivamente con i dovuti accorgimenti riscontrando una frattura al femore per la quale viene disposto l’immediato trasferimento all'ospedale di Rovereto. «La signora rimane in attesa fino alle 22.30 - prosegue Matteotti - quando finalmente si rende disponibile un’ambulanza».

Tutto sembra procedere secondo programma e la signora, imbarellata, viene caricata sulla vettura. «Pochi attimi prima di partire viene bloccato il trasferimento perché è subentrata un’altra priorità - racconta Matteotti - si deve prima trasportare una signora gravida». La signora col femore fratturato viene fatta scendere dall’ambulanza e ricondotta in pronto soccorso. «

A mezzanotte e mezza - continua il consigliere pentastellato - l’ambulanza si ripresenta e può caricare nuovamente la paziente fratturata». A creare ancora più scompiglio è quanto appreso dallo stesso Matteotti. «Dalle notizie che mi sono pervenute - racconta allibito - al momento della partenza risulta pure che la signora gravida, trasportata precedentemente a Rovereto, era già stata dimessa e che aspettava di essere ricondotta ad Arco». L’evento, secondo il consigliere a 5 Stelle, mette in risalto alcuni punti critici sollevati più volte non solo dal Movimento, ma anche dal Comitato Salviamo il punto nascite di Arco.

«Per un controllo di routine la signora gravida si è sobarcata un viaggio di andata e ritorno da Rovereto, è stata occupata un’ambulanza per 2 ore con i vari operatori ed è stato creato disagio a una signora con una dolorosa frattura». Per Matteotti, che sottolinea come tutto il personale sanitario dell’ospedale di Arco abbia agito nel migliore dei modi possibili, la vicenda dimostra ancora una volta l’assurdità della chiusura del punto nascite di Arco. 













Scuola & Ricerca

In primo piano