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Altri generatori in Ucraina.Kessler: «Non siete soli»

L'associazione EUcraina, fondata da Giovanni Kessler e Paolo Ghezzi, ha consegnato alla comunità di Novhorod Siversky generatori, indumenti termici e altri beni raccolti grazie alle donazioni



TRENTO. L'associazione EUcraina, fondata da Giovanni Kessler e Paolo Ghezzi, ha consegnato alla comunità di Novhorod Siversky generatori, indumenti termici e altri beni raccolti grazie alle donazioni alla campagna "Sos inverno". Si tratta - spiega una nota - della seconda consegna dopo quella alla città di Dnipro. L'amministrazione, guidata dalla sindaca Liudmyla Tkachenko, ha già installato uno dei generatori donati da Eucraina nel "Punto di invincibilità", un rifugio in cui i cittadini trovano, grazie ai generatori, un posto dove scaldarsi, bere bevande calde, ricaricare i dispositivi elettronici e passare del tempo in compagnia durante i blackout causati dai bombardamenti russi.

La sindaca Tkachenko ha ringraziato i donatori italiani per la loro generosità.

«La nostra è una comunità molto lontana dalle principali vie di comunicazione - ha detto Tkachenko - per questo qualsiasi aiuto e qualsiasi connessione sono preziosissimi. Saremo in grado di resistere all'inverno e agli attacchi russi anche grazie ai donatori italiani».

«La consegna di oggi - ha replicato Giovanni Kessler, presidente di EUcraina, nell'incontro con la sindaca - È un modo per dirvi che non siete soli e che tante persone in Italia vi sono vicine».

Novhorod Siversky è l'unità amministrativa più a nord dell'Ucraina, a pochi chilometri dal confine con la Russia. Nelle prime ore del 24 febbraio 2022 è stata circondata dal corpo di invasione russo nella sua avanzata verso Kyiv.

Da allora le condizioni di vita sono peggiorate e a causa dei frequenti blackout la città spesso rimane senza luce e senza riscaldamento.

Con i generatori consegnati da Giovanni Kessler la popolazione avrà un luogo caldo in paese in cui la corrente elettrica sarà garantita in caso di bisogno.

L'Ucraina, infatti, al momento è schiacciata dalla morsa del freddo invernale e dai bombardamenti russi che hanno distrutto molte strutture fondamentali per la sopravvivenza della popolazione, dalle centrali elettriche agli acquedotti.

 













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