Alta velocità, 6 mesi per la fattibilità
Lo studio dovrà stabilire la compatibilità con l’interramento della ferrovia in città
TRENTO. Il gruppo di lavoro che si è costituito all’indomani del Protocollo d’intesa che è stato firmato a Roma da Ugo Rossi, Alessandro Andreatta, Rfi ed il commissario governativo per il tunnel del Brennero Ezio Facchin in aprile si è messo al lavoro. E dovrà valutare entro 180 giorni (a partire da metà maggio, perciò entro dicembre) la fattibilità tecnico - economica dell’interramento della linea del Brennero, per togliere dalla città il trasporto merci e bypassarle sotto la collina Est per poi ricongiungersi con la linea esistente all’altezza di Acquaviva. Del cronoprogramma che attende l’amministrazione comunale, per prospettare quindi l’interramento anche del trasporto passeggeri e liberare la città dalla linea ferroviaria (com’era già stato ipotizzato da Busquets 15 anni fa), si è parlato ieri in commissione urbanistica alla presenza dell’assessore Paolo Biasioli e del dirigente di opere di urbanizzazione primaria Bruno Delaiti. «Rispetto al progetto originario - ha spiegato quest’ultimo - si ipotizza di passare ad un interramento dell’alta capacità di meno 9 metri, rispetto ai meno 18 che erano previsti in passato. Ma Rfi sta facendo le verifiche per capire se questo è compatibile con il ricongiungimento della ferrovia attuale». Un’altra sfida, ha spiegato Delaiti, sarà anche valutare le modalità di realizzazione della stazione provvisoria, prevista all’altezza dello Scalo Filzi, che permetterà l’utilizzo da parte dei passeggeri della ferrovia, in attesa che si ripristini il loro trasporto sotto la città, con la realizzazione delle quattro canne, che inizieranno a scendere sotto terra all’altezza di Roncafort per sfociare in superficie in prossimità di via Monte Baldo.
«Altri 180 giorni - ha precisato Delaiti - sono stati fissati per un masterplan che dovrà verificare la fattibilità dell’interramento a livello geologico ambientale, storico, archeologico e la sua compatibilità con il collegamento Nordus, il progetto di utilizzo della Trento Malè per collegare da Nord a Sud la città in superficie».
Ed a proposito di Nordus, è intervenuto l’assessore Biasioli, annunciando che la valutazione ulteriore è quella di verificare se nel tratto interrato sotto la città, possono trovare spazio quattro binari paralleli, per Nordus. Molte le domande avanzate dai consiglieri, a proposito dell’opportunità di far coincidere i tempi del progetto di fattibilità dell’interramento in città con il Prg, perché la partita importante sarà capire come progettare le aree lasciate libere dai binari. (sa.m.)