l'allarme

Allarme antrace in Comune, ma era sapone

Un impiegato ha trovato la polvere bianca sulla scrivania, ma era lo scherzo di un collega



TRENTO. È arrivato alla sua scrivania, ieri mattina mercoledì 4 maggio, nell'ufficio protocollo del Comune che ha sede in via Maccani nello stesso palazzo in cui si trova il comando della Polizia locale, e ha immediatamente notato qualcosa di strano.

Poco lontano dal computer era ben visibile una strana polverina bianca. Strana e sospetta, anzi, che deve aver riportato alla memoria dell'impiegato i tempi ormai lontani in cui buste e pacchi all' antrace venivano recapitate a uffici e politici. Eravamo nel 2001, negli Stati Uniti, e ci furono anche dei morti. Dopo di allora, anche in Italia, non sono mancati gli allarmi, ma si è sempre trattato di scherzi di pessimo gusto. Considerazioni che, ovviamente, si fanno a sangue freddo. Sangue freddo che l'uomo, ieri mattina, non ha avuto e, per questo, ha immediatamente lanciato l'allarme, pensando ovviamente ad un attentato in piena regola.

In via Maccani, in un battibaleno, sono arrivati i vigili del fuoco con le necessarie attrezzature per far fronte ad un allarme di questo tipo. Ogni passaggio, ogni operazione sono stati eseguiti come se il pericolo fosse reale, ma per fortuna, alla fine, tutto si è risolto in una bolla di sapone. Letteralmente. Sì, perché quella che si temeva fosse antracite altro non era che dell'innocua polvere di sapone, messa lì da qualche buontempone per uno scherzo (magari di cattivo gusto), ma le cui intenzioni non erano certo quelle di dare il via ad un allarme chimico. Alla fine, tutto si è risolto con un sorriso di sollievo. Non è chiaro, invece, se e quali conseguenze avrà lo scherzo per il suo autore che ha avuto certo il merito - anche se lo ha fatto nel modo sbagliato - di rompere la monotonia di una tranquilla giornata di lavoro in ufficio.













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