«Alla Music Arena 8 milioni sprecati». PD trentino all’attacco
Secondo i consiglieri provinciali Lucia Maestri e Alessio Manica, la Giunta Fugatti sarebbe «incapace di affidare l'area per una vera programmazione culturale»
TRENTO. «La spesa di mezzo milione di euro, che si aggiunge ai già oltre sette milioni fin qui spesi, indica soprattutto una cultura del possesso esclusivo della cosa pubblica: i soldi sono nostri e li spendiamo come ci pare e chissenefrega dello spreco, dell'inutilità e delle impellenze d'altro tipo. In poco più di un anno, le 'autoritarie' passioni musicali del Presidente Fugatti hanno influito sulle casse pubbliche del Trentino per una somma totale che veleggia ormai verso gli otto milioni di euro».
Lo scrivono - in un comunicato - i consiglieri provinciali del Pd, Lucia Maestri e Alessio Manica, intervenendo sulla stagione di eventi presso la Trentino Music Arena presentata ieri.
«Bisogna però agire di corsa - aggiungono i consiglieri - se non altro per giustificare lo scempio di risorse pubbliche, urbanistiche ed ambientali che si è fatto nell'area S. Vincenzo, utilizzando le strutture provinciali e forzando le norme urbanistiche. E allora va bene qualsiasi cosa, come un concerto annunciato solo con una settimana di anticipo, purché si eviti di dover rispondere dell'uso di tutte quelle risorse e di aver stravolto 26 ettari di territorio per il concerto di Vasco o per l'incapacità di affidare l'area per una vera programmazione culturale».