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Alberi tagliati, dietrofront del Comune

L’assessore Gilmozzi all’attacco: «Chi critica non è un esperto». Ma ammette che il piano programmato per ora è sospeso


di Sandra Mattei


TRENTO. Alle critiche suscitate in questi giorni dal taglio degli alberi di via Zanella, diffuse su Facebook e pubblicate sui quotidiani, l’assessore ai lavori pubblici del Comune Italo Gilmozzi risponde rilanciando. Ed a Ottone Taddei, arboricoltore e paladino di tante battaglie sul verde pubblico, che annuncia di voler raccogliere le firme per rimuovere i responsabili della gestione dei parchi e giardini (vedi il Trentino di ieri), ribatte: «Non so che studi abbia fatto Taddei, ma anch’io me ne intendo un po’, visto che sono laureato in Scienze agrarie. Sono convinto che in via Zanella la presenza degli alberi di quelle dimensioni fossero incompatibili con la riorganizzazione della strada, che elimina l’interferenza tra i pedoni e le auto parcheggiate. Del resto anche la circoscrizione del centro storico aveva approvato i lavori».

E poi l’assessore va all’attacco: «I tecnici del Servizio gestione strade e giardini non fanno certo scelte alla leggera. E comunque, se gli alberi saranno ripiantati, tra qualche tempo la strada godrà dell’ombra come prima». Gilmozzi però, ammette che al momento, per calmare un po’ le acque rinvierà altri tagli di piante: «I progetti programmati, al momento, sono sospesi».

I progetti a cui si riferisce sono quelli di realizzare piste ciclabili sia in via Brigata Acqui, Pilati e in via Milano e, di conseguenza, abbattere altri alberi. In via Brigata Acqui, di fronte all’Istituto Tambosi, sono già stati eliminati altri sette platani.

E un’ordinanza apparsa ieri in via Pilati, annuncia lavori di rifacimento del marciapiede sia in via Brigata Acqui che in via Pilati, ma le squadre comunali sono state investite dalle richieste di cittadini, preoccupati che non si proceda ad altri abbattimenti di alberi. Fatto sta che nel pomeriggio, i lavori erano sospesi. Il Comune qualche difficoltà la dimostra, se è vero che ieri è corso ai ripari, annunciando con un comunicato «nelle prossime settimane un incontro pubblico per informare i cittadini delle proprie scelte in tema di verde e per ascoltare i suggerimenti che la città vorrà proporre».

Non solo, nel comunicato il Servizio gestione strade e parchi difende il proprio operato precisando: «Il patrimonio arboreo delle strade comunali è passato dalle 4.922 piante del 1998 alle 8.434 del 2015, con un incremento del 71,35 per cento». Il comunicato (vedi articolo a fianco) approfondisce inoltre le ragioni per cui si è arrivati alla scelta del taglio delle Sofore del Giappone di via Zanella, piante che ricordiamo avevano tra gli 80 e i 90 anni e raggiungevano i venti metri di altezza.

Abbiamo chiesto anche al presidente della circoscrizione del centro storico e Piedicastello, Claudio Geat, se il consiglio dando parere positivo alla «valorizzazione» di via Zanella non si era posto il problema di sacrificare le piante centenarie. Geat risponde che il piano di via Zanella è stato approvato il 25 ottobre dell’anno scorso, con il voto favorevole di tutti i consiglieri presenti, eccetto un astenuto.

«Il piano dei lavori su via Zanella - ricorda Geat - era stato modificato, perché le nostre osservazioni avevano messo in evidenza che il rifacimento della strada, con la delimitazione dei parcheggi dai marciapiedi e l’istituzione del senso unico, avrebbero sacrificato troppi posti auto. Il Comune aveva così rivisto il progetto, tenendo un marciapiede più stretto in modo da non sacrificare parcheggi. Tutti avevano concordato sull’esigenza di rivedere la viabilità di una strada molto trafficata, per la presenza della nuova facoltà di Lettere, nella quale è difficile camminare sui marciapiedi per le auto parcheggiate e che necessita del senso unico perché troppo stretta. Per questo tutti sono stati d’accordo nel tagliare gli alberi».













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