Al Google Event i «cervelloni» trentini

La conferenza al Polo tecnologico ha affrontato la ricerca sul futuro della rete. Moschitti: «Siamo la nuova Silicon valley»


di Valentina Zeni


TRENTO. Il Trentino punta a raggiungere l'eccellenza in ambito tecnologico, anche nel campo dell'elaborazione del linguaggio naturale. Ieri, al Polo Scientifico e Tecnologico dell'Università di Trento "F. Ferrari", si è tenuto il primo "Google Event" organizzato nella nostra provincia. Un'occasione per i ricercatori dell'Università e di Google per incontrarsi e per parlare di ricerca nell'ambito del Natural Language Processing (Npl). Questo il senso dell'evento promosso dal colosso dell'informatica Google e dall'Università di Trento a Povo. Alessandro Moschitti, docente al Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell'Informazione (Disi) e Katja Filippova, ricercatrice a Google, hanno riunito sei tra i più importanti ricercatori in questo campo e con loro hanno affrontato alcuni tra i temi al centro dell'interesse accademico e industriale. Tutti gli speaker, ad eccezione di uno, ruotano in ambito trentino per nascita o formazione, e questo permette di capire che la nostra provincia, con i suoi oltre settanta ricercatori, è ormai diventata uno dei principali centri a livello europeo per la ricerca in ambito Npl. Questo campo di studio è vastissimo e in un mondo sempre più tecnologico, offre numerose opportunità lavorative: l'Italia si sta lentamente adeguando agli standard europei e statunitensi, dove i ricercatori Npl sono tra le figure più richieste dalle aziende. Stabilire le giuste connessioni tra l'enorme massa di dati reperibili online è, infatti, la chiave per risolvere molte questioni aperte e rendere più efficaci alcune delle tecnologie che normalmente utilizziamo.

Tra gli argomenti affrontati dai relatori nel corso della conferenza, ad esempio, gli approcci automatici necessari ad elaborare l'informazione presente nei social media. È il caso della piattaforma web YouTube, che, grazie ad un'attenta analisi Npl, è riuscita a dotarsi di advertising mirati al target degli utilizzatori. Moschitti è convinto che a Trento si sia già sulla strada giusta per la nascita di una nuova Silicon Valley, il principale polo tecnologico statunitense. In questo senso si dichiara soddisfatto delle politiche di finanziamento alla ricerca adottate dalla Provincia di Trento, ma insiste sulla necessità di dare supporto economico anche alle piccole imprese che scelgono di avvalersi di strumenti tecnologici, in modo da favorire la creazione di un humus adatto allo sviluppo di nuove idee. Per il docente sarebbe inoltre necessaria una più accurata selezione delle tecnologie sulle quali investire, favorendo quelle che offrono maggiori possibilità di mercato.

All'evento hanno partecipato diversi docenti e ricercatori, tra cui Daniele Pighin, ex studente di dottorato al Disi e ora ricercatore di ruolo a Google. Formazione e ricerca di alto livello dunque, favorita anche dalle possibilità di impiego offerte da un colosso come Google, che guarda alla nostra Provincia con crescente interesse. Tutti gli speaker hanno ricevuto riconoscimenti prestigiosi dal "Google research program".

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