Violenza

Aggressione nel carcere di Spini: un infermiere e due agenti feriti da un detenuto

I sindacati: «Ben 15 episodi nel 2023». Sovraffollamento, a Trento sono circa 350 i reclusi a fronte di 200 posti



TRENTO. Episodio di violenza ieri pomeriggio (2 gennaio) nel carcere di Spini di Gardolo, dove un detenuto che aveva già dato segnali di problematicità, ha aggredito un operatore dell’area sanitaria e poi si è scagliato con due agenti di polizia penitenziaria intervenuti per fermarlo.

Visibilmente contrariato per la terapia farmacologica prescrittagli dal medico del carcere, il detenuto ha messo in atto un gesto dimostrativo, richiedendo più volte l'accesso all'infermeria. L'infermiere ed i due agenti di polizia penitenziaria - comunica una nota dell'Osapp sono stati costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso da cui sono stati dimessi con prognosi che vanno dai tre ai sette giorni ciascuno. Nonostante il suo comportamento sanzionabile - si legge ancora nella nota dell'Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria - sembra che il detenuto abbia comunque partecipato alla socialità serale con altri reclusi.

L'Osapp esprime "i suoi complimenti al personale di polizia penitenziaria del carcere di Trento per l'intervento tempestivo messo in atto al fine di evitare gravi danni all'infermiere coinvolto. L'organizzazione sindacale auspica che la direzione adotti giusti provvedimenti nei confronti dei detenuti che si rendono autori di aggressioni nei confronti del personale di polizia penitenziaria e sanitario. La sicurezza e l'incolumità di coloro che operano all'interno della struttura penitenziaria devono essere prioritari, e l'Osapp confida che siano adottate tutte le misure necessarie per prevenire simili episodi in futuro", conclude la nota.

L’Unione dei sindacati di polizia penitenziaria (Uspp) auspica il trasferimento immediato del detenuto e sottolinea come eventi di questo tipo siano ormai all’ordine del giorno nelle carceri. Leonardo Angiulli, segretario interregionale del Triveneto dell'USPP, ricorda che solo nel 2023 a Spini si sono verificate 15 aggressioni.

Alla base del problema il sovraffollamento cronico delle carceri e la carenza di agenti: a Spini i detenuti sono circa 350 a fronte di una capienza di 200 posti.

 













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