Agenzia delle entrate, chiude l’ufficio di Riva

Lo ha comunicato il sindacato Flp: «Sede soppressa a partire dal 2014». La filiale, che conta diciotto funzionari, serve tutto l’Alto Garda e Ledro


di Matteo Cassol


RIVA. L'ufficio dell'Agenzia delle entrate di Riva, in viale Liberazione, chiuderà nel 2014: la notizia-denuncia arriva dalla Federazione Lavoratori Pubblici del Trentino Alto Adige, che a sua volta l'ha appresa dalla direzione centrale romana dell'Agenzia. La possibilità dell'addio allo sportello all'ex Pretura era nell'aria da qualche tempo, dopo che in Parlamento era transitato un decreto che prevedeva la soppressione delle sedi con meno di trenta dipendenti, tant'è che nei mesi scorsi l'assemblea della Comunità Alto Garda e Ledro, il Consiglio comunale rivano e quello ledrense avevano approvato una mozione con cui si chiedeva di evitare a ogni costo lo "stop" dell'ufficio, vista la sua importanza strategica sul territorio, ipotizzando anche che l'ente pubblico avrebbe potuto accollarsi eventuali spese di locazione. A quanto riportano i diretti interessati, invece, la chiusura ci sarà.

«Essa - spiega il segretario regionale Flp Giuseppe Vetrone - non potrà essere indolore, sia per il personale in servizio, 18 funzionari, sia per l’organizzazione dell’Agenzia dell’intera provincia. Oltre a rappresentare un concreto disagio per la popolazione del comune di Riva e dell’intera zona nord-orientale del lago di Garda». L’ufficio di Riva attualmente serve i comuni di Ledro, Riva, Arco, Nago-Torbole, Tenno, Dro e Drena per un complessivo di circa 48.000 abitanti, ai quali spesso si aggiungono i residenti di Limone, Malcesine e Brenzone. Per l'economia dell'alto Benaco, poi, si aggiungerà l'ulteriore "mannaia" della soppressione dell'ufficio di Caprino.

«Intanto - aggiunge Vetrone - la preoccupazione e lo scoramento del personale dipendente di Riva è notevole. Ci sono pervenute molte richieste di chiarimenti che gireremo al direttore provinciale Vincenzo Giunta. Non sono bastati l’impegno e la dedizione di tutti. Molti di essi, forse, dovranno spostarsi su altri uffici della provincia. Per qualcuno, forse, si prospetta una permanenza in loco, in quanto vogliamo sperare che l’Agenzia lasci almeno un piccolo presidio o sportello per il cittadino. La Flp farà di tutto per tentare di lasciare intatta l’attuale geografia della macchina fiscale in Trentino, anche se è consapevole delle difficoltà che ha davanti. In primo luogo una dirigenza e una classe politica che a quanto pare non ha idee chiare e durature. Un giorno mette in atto un possibile federalismo fiscale, nella lotta all’evasione fiscale, il giorno dopo, un accentramento delle stesse politiche fiscali - conclude il segretario - che sono l’esatto contrario».

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