Addio all’auto-esenzione dal ticket
Protonterapia garantita anche a chi risiede in Trentino da meno di 3 anni. Preservativi nei consultori, tariffa di 1 euro
TRENTO. Novità sui ticket sanitari: dal 1° luglio non sarà più possibile fare l’autodichiarazione per l’esenzione dal ticket al momento dell’accesso alla prestazione: dovrà essere il medico ad attestare - specificandolo sulla ricetta - il diritto all’esenzione prima di inviarla. È questa una delle novità contenute nella delibera approvata ieri dalla giunta provinciale, su proposta dell’assessore alla salute Luca Zeni, che riguardano il nomenclatore tariffario delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, di diagnostica per immagini e di laboratorio erogate dal servizio sanitario provinciale.
Assistenza specialistica. L’autocertificazione dell’esenzione per reddito non sarà più possibile all’atto dell’accesso alla prestazione in quanto non più compatibile con la ricetta de-materializzata di assistenza specialistica: l’assistito dovrà far valere il proprio diritto ad essere esentato dal ticket preventivamente all’invio della ricetta da parte del medico. La delibera chiarisce inoltre che, fino a diversa determinazione da parte dei ministeri della salute e dell’economia, l’esenzione al ticket continua ad essere condizionata allo stato di disoccupazione e riferita al nucleo familiare fiscale.
Pediatri. Altra novità: ai pediatri che operano nella rete allergologica dell’Azienda sanitaria viene riconosciuta la facoltà di rilasciare la certificazione di malattia cronica oltre che di prescrivere vaccini iposensibilizzanti.
Preservativi. Sempre in tema di ticket, la giunta ha deciso, visto il costo molto basso, di introdurre un ticket di 1 euro a confezione sui preservativi erogati attraverso i dispensatori automatici dei consultori: una scelta di partecipazione al costo per la dispensazione nell'ambito delle attività di prevenzione, e per evitare che si configuri una cessione di beni assoggettabili ai fini fiscali (Iva e fatturazione).
Protonterapia. La delibera allarga l’accesso alla protonterapia, in attesa che il ministero la inserisca nei Lea (livelli essenziali di assistenza) nazionali: i trattamenti potranno essere erogati a cittadini iscritti al servizio sanitario provinciale anche prescindendo dal requisito della residenza triennale, qualora l’assistito abbia già svolto parte del percorso terapeutico in strutture ospedaliere provinciali e necessiti delle cure con i protoni validate dallo specifico Gruppo multidisciplinare.
La giunta ha anche deciso, visti i pochi casi, di esentare dal pagamento della tariffa di igiene le visite mediche preventive per gli accessi ai Cie richieste dalla questura. Introdotto anche il monitoraggio del diabete in attuazione dei percorsi approvati recentemente con il Piano diabete e il monitoraggio a domicilio dei pazienti con pacemaker e defibrillatori.
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