Addio a Vittorio Bernardi, anima di Malga Mezavia
TRENTO. È stato per tanti anni l’anima del camping Mezavia e della malga sulle pendici del Monte Bondone. Vittorio Bernardi, classe ’31, è morto ieri e con lui se ne va un capitolo importante della...
TRENTO. È stato per tanti anni l’anima del camping Mezavia e della malga sulle pendici del Monte Bondone. Vittorio Bernardi, classe ’31, è morto ieri e con lui se ne va un capitolo importante della storia della montagna di Trento. Il camping e la malga Mezavia, sotto la sua gestione in collaborazione con il figlio Nicola, hanno avuto tra gli anni Ottanta e Novanta uno sviluppo notevole, un’oasi di pace a pochi chilometri dalla città, dove tanti trentini andavano a prendere i “freschi”. Questo successo è stato però anche la causa della chiusura del camping, che si trovò al centro di una polemica infinita, con la circoscrizione del Bondone e l’Asuc di Baselga del Bondone (nata nel 2009) che ne decretarono la fine perché ritenuto troppo impattante con il territorio e causa di inquinamento. Quando la circoscrizione si mobilitò per lo smantellamento del campeggio, l’amministrazione comunale era pronta a trovare una sistemazione alternativa per chi aveva fatto dei prati circostanti la malga il suo luogo d’elezione. Ma così non è stato e il campeggio non è più rinato. Per questo la famiglia Bernardi ha continuato a lavorare alla gestione della Malga, servendo piatti della tradizione trentina di ottima qualità, ma mancando gli assidui frequentatori del camping, la Malga ha iniziato un lento declino. Per questo Vittorio Bernardi nel 2008 decise di trasferirsi andando a gestire un camping nel Tesino. È Lino Nicolussi, memoria storica del Bondone, a ricordare con rimpianto Bernardi. «Eravamo quasi coetanei - afferma - io sono un anno più vecchio e siamo stati molto amici. A lui va dato il merito di avere gestito il campeggio e la malga, attirando molti avventori sul Bondone. Quando se ne è andato, per la montagna è stata una grave perdita».