Addio a Don Cristelli, Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
La redazione ricorda l’ex direttore del settimanale diocesano: "Testimonianza coraggiosa, scrittura sapiente e profetica” (nella foto: alla macchina da scrivere, alla fine degli anni Settanta)
LA SCOMPARSA. Il prete “militante” figlio del Concilio Vaticano II
TRENTO. La redazione di "Vita trentina" ricorda con affetto e riconoscenza don Vittorio Cristelli, suo storico direttore scomparso all’età di 93 anni. "Lo affidiamo al Signore che tanto ha amato e servito nei fratelli e per il bene comune riconoscenti per il dono della testimonianza coraggiosa, della sua fede granitica e concreta, della sua scrittura sapiente e profetica, della sua passione per l'uomo, soprattutto per gli "ultimi", per la convivenza pacifica e per il dialogo".
Cristelli era il prete giornalista che raccontò il Concilio Vaticano II e i mutamenti del Trentino e della Chiesa diocesana, e che dal 1967 al 1989 è stato direttore del settimanale diocesano, per il quale è stato anche opinionista nei primi anni Duemila.
Nato a Chatelineau, in Belgio, dove la sua famiglia si era trasferita da Miola di Pinè per consentire al padre di lavorare in miniera, fu ordinato presbitero nel 1955 a Trento. Residente a Villazzano, dal 2020 era ospite della Casa del clero di Trento, dove si è spento dopo un periodo di malattia nelle prime ore di questa mattina.