Addio a don Cristelli: il prete “militante”
Figura di grande carisma e spessore culturale e umano, aveva 93 anni. Chiesa e cultura trentine in lutto
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»
TRENTO. Lutto nel mondo della Chiesa e della cultura del Trentino. Si è spento, all’età di 93 anni, don Vittorio Cristelli. Storico direttore del settimanale della Diocesi, Vita Trentina, dal 1969 al 1989 (quando fu cacciato dall'allora vescovo Sartori), è stato una figura carismatica per il mondo ecclesiale e non solo, filosofo, giornalista, insegnante.
Don Cristelli, nato in Belgio ma cresciuto a Miola di Piné, dove si erano trasferiti i suoi genitori, risiedeva ora nella Casa di riposo del Clero al Seminario vescovile di via III Novembre. Con lui scompare una figura di grande spessore culturale e una risorsa per la comunità: da citare anche il suo impegno a fianco di don Dante Clauser, il prete degli ultimi, fondatore del Punto d’Incontro, nell’associazione “Beati i costruttori di pace” di padre Alex Zanotelli e nel “Centro Antidroga” di Trento.
Prete «militante», in prima linea, figlio del Concilio Vaticano II, don Vittorio nel 2010 ha ricevuto l'Aquila di San Venceslao, massima onorificenza di Trento.