Lavoro

AAA pastore cercasi in Lagorai

Stefano Trentinaglia ha pubblicato un annuncio su Facebook: per Malga Montagna Granda cerca un pastore e una governante. 1100 euro al mese più vitto e alloggio: "Serve un po' di esperienza e predisposizione"


Andrea Tomasi


VALSUGANA. «Mollo tutto e vado a fare il pastore!» Alzi la mano chi non ha mai pensato di mandare tutti al diavolo: addio ufficio, addio routine, addio schiavitù dell'orario, addio al cartellino da timbrare, addio traffico, addio chiacchiere inutili, addio frustrazioni. E allora si arriva a pensare: «Vado a fare il pastore». Le montagne in Trentino non mancano, il bestiame neanche. Il Lagorai, ad esempio, è ricco di malghe e il lavoro c’è. Vuoi andare al pascolo con le vacche? Puoi. Nei giorni scorsi su Facebook è apparso un annuncio: «AAA Cercasi pastore. Malga Montagna Granda. Contattaci se hai voglia di entrare nella nostra squadra». Lo ha postato Stefano Trentinaglia e la notizia, con allegato numero di telefono (348 6461194) sta circolando fra amici e conoscenti. A veicolare l’annuncio (ma come il suo ce ne potrebbero essere a decine, perché questo è un settore in cui è difficile trovare personale) ci ha pensato anche Laura Zanetti, responsabile culturale della “Libera associazione malghesi e pastori del Lagorai” (ne è stata la guida fino al 2018, oggi presidente è Stefano Mayr).

Mollo tutto e vado a fare il pastore... Facile a dirsi, ma il mestiere innanzitutto bisogna saperlo fare. «E poi ci vuole passione». Lo dice, lo ripete Stefano Trentinaglia, 33 anni, allevatore, malgaro, in tasca un diploma da geometra, un passato da operaio alla Menz & Gasser (9 anni). La Malga Montagna Granda - in Panarotta, nel territorio comunale di Pergine e di proprietà dell’Asuc - la gestisce da due anni. Ne ha davanti altri tre. Poi si vedrà. Il lavoro c’è e molto. Cerca due collaboratori. Nello specifico ha bisogno di un pastore (o una pastora) e di una “governante”. Governante? «Sì. C’è bisogno di una donna (ma va bene anche un uomo) che si occupi della casa, del mangiare per noi e per i clienti (solo taglieri, anche perché vicino c’è un ristorante) e della vendita del formaggio. Inoltre deve avere la patente perché ogni lunedì si va al mercato contadino di Levico per vendere i nostri prodotti (freschi e stagionati)». Stipendio per questa figura professionale: 1000 euro (netti ) al mese. «Vitto e alloggio li diamo noi».

Non è un lavoro a tempo indeterminato. È inevitabilmente stagionale (da giugno a ottobre). Vita isolata, ma non troppo: la malga è a 15 minuti di automobile da Pergine. «La strada è asfaltata». Il lavoro in malga attrae «ma non nascondo che può essere anche abbastanza faticoso». Stefano Trentinaglia spiega che non è facile trovare persone sufficientemente motivate e preparate. «Ci vuole qualcuno che abbia un minimo di esperienza, un po’ di predisposizione e un po’ di occhio con le bestie. Con le vacche ci devi stare un po’ tutto il giorno e devi capire, ad esempio, se una zoppica perché si è azzoppata o perché è semplicemente finita in un avvallamento del terreno».

Ma cosa viene richiesto esattamente al pastore che dovrebbe andare a lavorare a Malga Montagna Granda? «Nella stalla gestita da noi ci sono 40 bovini, che possono arrivare anche a quota 50. Ci vuole tanta e attenzione e cura degli animali. Si deve fare la mungitura la mattina (alle 6-6.30) e alla sera (verso le 17.30-18). C’è la mungitrice automatica: 6 mucche alla volta. Di giorno ovviamente bisogna accompagnare le bestie al pascolo. È necessario controllare sempre il loro stato di benessere: che mangino, che bevano... E poi c’è tutta la parte riguardante la fecondazione, in cui il pastore affianca il veterinario. Noi abbiamo il nostro toro ma a volte non basta e allora si deve agire con la fecondazione artificiale. E poi ci sono tutte le “varie ed eventuali”. Sto cercando un pastore o una pastora che abbia un minimo di esperienza e che possa amare questa vita».

Compenso? «Sono 1100 euro al mese. Come per la governante vitto e alloggio compresi». Non facile trovare pastori al giorno d’oggi. «Secondo me perché è più facile stare sul divano davanti al televisore». Poi magari c’è dell’altro. Mestiere per giovani, ma non solo. Di sicuro tanti sognano un’esperienza in montagna. Viene in mente una scena del film “Scappo dalla città” (Usa 1991) in cui un mandriano, rivolgendosi al cittadino che gioca a fare il cowboy, dice: «Venite qui e avete tutti gli stessi problemi (...). Passate 50 settimane a fare nodi alla corda e poi credete che due settimane qui bastino a scioglierli».

 













Scuola & Ricerca

In primo piano