A Rovereto nascono i tubi intelligenti
La Watts Water Tech al polo della Meccatronica sviluppa la nuova tecnologia: manutenzione o guasti segnalati in anticipo
ROVERETO. I tubi dell'acqua che stanno per rompersi ti avviseranno al cellulare che è ora di dare loro un'occhiata e fare manutenzione. E la tecnologia sarà "made in Rovereto". É ciò che vuole fare la Watts Water Technologies: la multinazionale americana sta investendo a Rovereto, al polo della Meccatronica, dove vuole sviluppare le prime "tubature intelligenti" del mondo.
Il futuro dell'industria e del nostro vivere quotidiano, si continua a dire, sarà "l'Internet delle cose", ossia oggetti ed elettrodomestici dotati di collegamento al web. Dagli elettrodomestici alle cose di uso comune, un collegamento alla rete li trasforma: li si può comandare a distanza, li si può monitorare e così via. La Watts vuole sperimentare queste tecnologie sulle tubature. Per questo il gruppo americano sta per investire mezzo milione di euro all'anno, per i prossimi cinque anni, sul suo stabilimento di Rovereto, al polo della Meccatronica.
Obiettivo è evitare alla gente di dover sventrare mezza casa alla ricerca di un tubo che perde acqua, dopo che, non senza terrore, si è scoperta una grande macchia d'acqua sul muro. Con dei "tubi intelligenti" molto altro si potrebbe fare, per migliorare l'efficienza dei sistemi delle case. Il progetto di ricerca prevede quindi la fusione tra i settori dell'idraulica e quello dell'elettronica e dei sensori, in modo da rendere i tubi intelligenti.
Ad ogni guasto o anche prima del suo verificarsi, ad ogni sintomo di qualche problema, i tubi potrebbero già avvisare e suggerire un intervento di manutenzione. Specificando anche dove e di che tipo. Uno degli interventi che si vorrebbe sempre evitare è quello di andare a cercare in una tubatura, magari seppellita sotto pavimento, caldana e rivestimento, il punto dove si è rotta. Questo sistema intelligente andrebbe a prevenire questo tipo di problemi, o quanto meno indicherebbe subito all'idraulico dove bisogna andare ad operare, scavando a colpo sicuro in un punto ben determinato.
La Watts punta di arrivare a questo obiettivo entro il 2018. La casa madre americana ha scelto la Meccatronica di Rovereto per fare questo, in quanto c'è già, ed è destinata ad aumentare, una significativa concentrazione di realtà tecnologiche, e saranno presto a disposizione nuovi laboratori. Si è quindi partiti con un investimento di 500 mila euro, con l'intento di continuare a farlo nei prossimi anni, portando a Rovereto altri macchinari e personale qualificato entro il 2018.
La Watts ha un fatturato di 1,5 miliardi di dollari, con 26 aziende nel mondo; in Italia ci sono due stabilimenti (oltre a Rovereto ce n'è uno in Brianza), per un totale di 250 stabilimenti e 72 milioni di fatturato. I clienti sono le aziende che producono caldaie e di termoidraulica. Con l'investimento alla Meccatronica si prevede una sensibile crescita (anche a doppia cifra) nei prossimi cinque anni.