Caterina Dominici 

«A Roma si respira la spiritualità del mondo»

Romallo. “Ho bisogno di respirare il sacro, il vero spirito natalizio e in Vaticano si respira la spiritualità del mondo intero”. E’ questo, per l’ex consigliera provinciale Caterina Dominici, il...



Romallo. “Ho bisogno di respirare il sacro, il vero spirito natalizio e in Vaticano si respira la spiritualità del mondo intero”. E’ questo, per l’ex consigliera provinciale Caterina Dominici, il vero senso del Natale che tende a perdersi dietro la corsa al consumismo. E per respirare l’aria ‘vera’ del Natale, anche quest’anno ha passato la festività a Roma. “È una tradizione di famiglia, ormai sono vent’anni che con mio marito David Wilkinson e con mio fratello Giorgio ci rechiamo dal Papa. Quest’anno con mio fratello ho fatto il carico di spiritualità”. Dominici svela il suo attaccamento al Sacro Natale, un modo anche per ingraziarsi il nuovo anno. Un’esperienza molto arricchente e appassionante che sembra veramente imprescindibile per l’ex consigliera regionale nota per la sua passione per la cultura e per le sue frequenti apparizioni televisive. La sua intensa attività mediatica ha dato origine a una nomea che è lontana dalla meno mediatica spiritualità e al collegamento con il Divino che è invece una connotazione distintiva della stessa famiglia Dominici. “A due passi dalla Basilica ed ascoltando il Papa vicinissimi si riesce veramente a liberarsi di tutte le preoccupazioni, i problemi della quotidianità del lavoro e delle varie attività, in una piena concentrazione nella preghiera”. Una veste meno nota questa di Dominici meglio conosciuta nei panni di una più pagana “Dea dei Reti” come è solita presentarsi nelle sagre, nelle rivisitazioni storiche, sempre pronta a promuovere la sua terra trentina. Un aspetto quest’ultimo che si porta appresso anche in Vaticano ricordando il presepe della Comunità di Scurelle in Valsugana allestito in piazza S. Pietro. “Voglio rievocare la bellissima immagine della nostra tradizione presente a S. Pietro, le statue in legno a misura d’uomo del presepe di Scurelle. Un presepe che è stato ideato tanti anni fa dall’allora cappellano di Scurelle don Mario Ferrari che da qualche anno è parroco di Romallo. Eseguito dall’eccezionale artigiano Ivo Tommaselli”. La Dominici è rientrata ‘rinfrancata’ in Trentino dopo un inconsueto saluto del Papa dalla Loggia centrale della Basilica Vaticana nel giorno di S. Stefano, un saluto non “in scaletta” che appare alla stessa Dominici come una benedizione speciale, propizia per l’anno appena iniziato. G.E.















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