A Piedicastello si rinnova l’amicizia fra trentini e ucraini: festa con tante famiglie
Momento di musica, socialità e beneficenza organizzato da Rasom, dal titolo “Uniti per l’Ucraina libera”
TRENTO. Il Trentino continua ad essere vicino al popolo ucraino che soffre per la guerra tornata in Europa. Un conflitto che prosegue, anche lontano dai riflettori, giunto oggi al tragico traguardo dei sei mesi. Non passa però in secondo piano la solidarietà della comunità trentina, la sua risposta corale fatta di tanti contributi. L’impegno di associazioni, enti pubblici, di numerosi privati cittadini che hanno messo a disposizione aiuti concreti.
La presenza, come in ogni emergenza, della Protezione Civile trentina, che senza indugi ha raggiunto la Moldavia per allestire un campo profughi ai confini con l’Ucraina. Così come le azioni che non si fermano per l’accoglienza e la raccolta delle donazioni attraverso il Fondo di solidarietà promosso assieme alla società civile. Questo il messaggio del presidente della Provincia Fugatti, che ha rinnovato la vicinanza delle istituzioni e di tutta la popolazione trentina al popolo ucraino, in occasione della Festa per l’Indipendenza del Paese dell’Europa orientale celebrata ieri nella piazza di Piedicastello a Trento.
Un momento molto partecipato da giovani e famiglie, di ritrovo, musica, socialità e beneficenza, dal titolo “Uniti per l’Ucraina libera”. Organizzato da Rasom, associazione culturale degli ucraini in Trentino, in una data importante per il popolo slavo (l’indipendenza dall’Unione Sovietica, il 24 agosto 1991), ma che quest’anno cade nel 182/esimo giorno dall’ingresso delle truppe russe nel Paese (24 febbraio).