A Patone ogni morto va seppellito due volte

Il cimitero ha dei problemi di mineralizzazione ancora non chiari: dopo 25 anni. i corpi restano intatti. E la popolazione ha bloccato le esumazioni pianificate



ISERA. Assistere a due sepolture per la stessa persona è uno spettacolo cui nessuno vorrebbe partecipare. Per questo in paese da qualche tempo non si sa dove sbattere la testa per risolvere il problema delle salme ancora intatte dopo anni dalla sepoltura e riseppellite in attesa che la natura faccia il suo corso.

Una faccenda che ha gettato nello sconcerto i parenti delle famiglie dei defunti. Imelda Conzatti, residente nella frazione di Isera, racconta quanto accadutole pochi giorni fa: «Si è proceduto - racconta - come prassi vuole all'esumazione di tre salme per preparare lo spazio per nuove sepolture. L'impresa ha estratto dai feretri i corpi ancora intatti dopo 25 anni. Non è la prima volta che si verifica questo fenomeno, anche nell'ultima esumazione era successa la medesima cosa con altre quattro salme. Potete immaginare lo sconcerto dei parenti mentre le salme sono state spostate e sepolte nella zona di rispetto della chiesa, lungo il perimetro della sagrestia. Alla seconda salma, ancora una volta intatta, i familiari presenti si sono opposti allo spostamento e alla nuova sepoltura e così, di comune accordo con le autorità sanitarie e il vigile urbano, si è deciso di sospendere i lavori in attesa di una soluzione. Ora lungo il muro della chiesa si possono notare numerose tombe di coloro che sono "morti due volte" e fanno riflettere. A nome della comunità di Patone chiedo all'amministrazione di risolvere questo problema per altro già evidenziato in passato alla giunta comunale. Se il problema è l'infiltrazione d'acqua, forse è possibile incanalare le acque che scendono dal paese con uno scavo sul prato a lato».

Anche in Comune il problema è sentito, tanto che sono in corso delle verifiche anche se la soluzione per ora non c'è: «Stiamo svolgendo delle indagini geologiche ed economiche - dice il sindaco Enrica Rigotti - per capire se il problema sia il terreno o se ci siano delle infiltrazioni. Quello che è sicuro è che la mancata mineralizzazione delle salme è un fatto comune in tutto il cimitero. Stiamo attendendo l'esito delle perizie e poi decideremo. Penso sia troppo impegnativo cambiare completamente il terreno del cimitero, forse è possibile deviare l'acqua o forse bonificare il prato vicino e adibirlo a camposanto. Stiamo però parlando di ipotesi, bisognerà attendere l'esito delle perizie». (p.t.)

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