A Ingegneria la cattedra Unesco

E' il riconoscimento per l'impegno nello sviluppo del sud del mondo


Jacopo Tomasi


TRENTO. Riduzione della povertà, pace e diritti umani passano anche attraverso la tutela dell'ambiente e l'accesso ai servizi idrici di base e a servizi igienico-sanitari adeguati e quindi possono trovare negli ingegneri dei preziosi artefici. Le Nazioni Unite ne sono convinte e sostengono gli interventi che vanno in tale direzione. Per questo l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura ha assegnato la cattedra Unesco all'università di Trento: come riconoscimento per il decennale impegno della facoltà di Ingegneria nella cooperazione allo sviluppo nel Sud del mondo.

Nel 2008 Ingegneria aveva inviato la propria candidatura su suggerimento del responsabile della sezione «Scienze dell'Ingegneria» dell'Unesco. Nel 2009 è seguita la valutazione. Infine, la comunicazione che la Cattedra era stata assegnata. Quindi la firma degli accordi con il rettore Davide Bassi e la designazione del coordinatore nella persona di Guido Zolezzi, ricercatore di Idraulica e impegnato negli anni a raccordare le attività di cooperazione universitaria allo sviluppo in un disegno comune.

La Cattedra Unesco è assegnata su base triennale e può essere rinnovata a seguito di una procedura di valutazione delle attività svolte e della rispondenza agli obiettivi strategici dell'Unesco. Il motivo principale dell'assegnazione della Cattedra, la prima in assoluto esplicitamente rivolta alle relazioni tra Ingegneria e sviluppo umano e sostenibile, è stato il riconoscimento dell'eccellenza dei percorsi formativi, di ricerca, trasferimento e condivisione di tecnologia e conoscenze che la Facoltà di Ingegneria realizza ormai da 10 anni. Tra questi, in particolare, l'orientamento "Progettazione integrata dell'ambiente e del territorio nei contesti di cooperazione internazionale" attivato nell'ambito della laurea magistrale in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio.

Un altro elemento che ha rivestito importanza cruciale nell'assegnazione della Cattedra è stato il forte legame e l'attenzione della Facoltà alle realtà giovanili, che nella relazione con l'associazione Ingegneria senza Frontiere - Trento ha trovato un alleato e un canale prezioso. «Oltre che un riconoscimento per l'impegno svolto, la cattedra Unesco - fa notare il preside della facoltà di Ingegneria Marco Tubino - costituisce uno stimolo a consolidare le collaborazioni scientifiche con università partner dei Paesi nel Sud del mondo e a stabilire un rapporto costante con altre cattedre Unesco che operano sugli stessi temi e con il coordinamento universitario per la cooperazione allo sviluppo che riunisce diversi atenei italiani impegnati a promuovere ricerche e progetti di cooperazione.

È, inoltre, occasione per potenziare i percorsi formativi esistenti, in particolare integrando principi e contenuti legati allo sviluppo umano sostenibile e ai diritti umani nella formazione degli ingegneri, anche all'interno delle attività promosse dal Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale costituito su iniziativa di Provincia, Università, Federazione Trentina della Cooperazione e Fondazione Opera Campana dei Caduti, con il coinvolgimento di centro Ocse Leed per lo sviluppo locale, Forum Trentino per la Pace e Diritti Umani e associazioni trentine di solidarietà».













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