Droga

Lavis e Meano, sequestrati 16,5 kg di hashish: due arresti

In azione la Guardia di finanza con le unità cinofile. Lo stupefacente nascosto anche in borse frigo
 



TRENTO. Nel pomeriggio di ieri, martedì 18 febbraio, i finanzieri del Comando Provinciale di Trento hanno arrestato due uomini, nelle cui rispettive abitazioni di Trento e Meano sono stati sequestrati complessivi 16,5 kg di hashish e 14.000 euro in contanti.

L’operazione, condotta dalle Fiamme Gialle del Gruppo Trento trae spunto dallo sviluppo di autonoma attività informativa sul territorio circa una possibile attività di spaccio di sostanze stupefacenti posta in essere da un cittadino di nazionalità marocchina all’interno di un’abitazione situata nel centro abitato di Meano.

A seguito di alcuni appostamenti nei dintorni della zona segnalata, è emerso che un altro uomo di origine moldava frequentava regolarmente l’appartamento individuato. I finanzieri hanno quindi deciso di pedinare quest’ultimo soggetto, seguendolo fino alla sua residenza di Lavis.

I comportamenti guardinghi e sospettosi dell’uomo hanno quindi indotto i militari ad entrare all’interno dell’abitazione per l’esecuzione di una perquisizione successivamente estesa anche al box di pertinenza.

Durante l’intervento, supportato anche dai cani antidroga Aron e Nabucco, sono stati rinvenuti e sequestrati, occultati sotto una coperta e chiusi in borse frigo, circa 8,5 kg di hashish, due bilancini di precisione e circa 7.000 euro in contanti di piccolo taglio.

A seguito di tale rinvenimento, gli operanti hanno deciso di estendere le perquisizioni anche all’abitazione di Meano in uso al primo sospettato marocchino. Anche in questo caso, le ricerche hanno dato esito positivo con il ritrovamento di un borsone al cui interno erano custoditi alcuni panetti di hashish, per un quantitativo di circa 8 kg, insieme ad ulteriori 7.000 euro in contanti, tutti sottoposti a sequestro.

I due uomini sono stati, pertanto, tratti in arresto con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso tra loro, e successivamente associati presso la Casa Circondariale di Trento a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.













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