Calisio, operaio dei disgaggi precipita dalla parete: è gravissimo
Si tratta di un lavoratore di 26 anni, soccorso con l’elicottero, e ricoverato in Rianimazione al Santa Chiara di Trento in prognosi riservata
TRENTO. Gravissimo incidente sul lavoro in Calisio, ieri, 24 aprile, alle ore 17,30: un operaio ventiseienne, dipendente di una ditta di disgaggi, è precipitato da circa sessanta metri.
L’uomo, subito raggiunto dai compagni, è stato poi soccorso dall’equipe di rianimazione arrivata in pochi minuti sul posto con l’elicottero dei Vigili del Fuoco di Trento. Sul posto anche i vigili del fuoco e il Soccorso alpino della stazione di Trento Monte Bondone.
L’uomo è stato imbarellato e stabilizzato, poi condotto all’ospedale Santa Chiara, dove è ricoverato in Rianimazione in condizioni gravissime.
L’incidente durante i lavori di disgaggio, commissionati dal Comune di Trento, sulle pareti fra l’ex rifugio Campel e l’ex rifugio Calisio: in zona c’erano stati dei preoccupanti distacchi di placche rocciose, e si era deciso di intervenire con urgenza.
Secondo le prime ricostruzioni, il lavoratore non si trovava in parete, ma sarebbe precipitato dall’alto dopo aver raggiunto la sommità.
I lavori sono iniziati da poco. Era il luglio 2021 quando si è verificò un consistente crollo roccioso dalle pendici a monte della località Maderno. Il distacco è avvenuto da una parete rocciosa in prossimità della cima causando la caduta di un elevato volume di roccia che si è disgregato formando numerosi blocchi alcuni dei quali hanno raggiunto i sottostanti vigneti dopo un percorso di qualche centinaio di metri.
Subito si era intervenuti in somma urgenza per consolidamento dell’area con l’esecuzione di disgaggi, pulizia, chiodature e la posa di reti e pannelli in fune. Durante i vari sopralluoghi in parete per questo primo intervento, è emerso come vicino al luogo di distacco vi fosse una situazione potenzialmente analoga. In virtù di questo è iniziato un’approfondito studio geologico del versante dal quale è emersa la necessità di realizzare ulteriori interventi definitivi di messa in sicurezza.
Il progetto esecutivo - a cura del geologo Lino Berti e dello studio Endes Engeneering nella persona dell’Ingegner Luca Flaim coordinati da personale interno del Servizio Gestione Strade e Parchi - prevede la realizzazione di interventi di tipo attivo, volti al consolidamento delle porzioni rocciose instabili con chiodature e reti, e interventi di tipo passivo, finalizzati all’intercettazione di eventuali residui fenomeni di caduta massi. Dovervano essere anche ripristinate la strada e la pista forestale danneggiate.
Questo versante del monte risulta caratterizzato da una elevata eterogeneità strutturale con movimenti di distacco e crolli potenziali, l’esecuzione quindi doveva seguire le seguenti fasi: un intervento preparatorio e una prima sistemazione della strada forestale per l’accesso da parte dei soli addetti ai lavori, a cui seguirà il disgaggo e una pulizia diffusa dell’area; si consoliderà poi la parete rocciosa superiore per installare una barriera paramassi sulla cengia mediana.
Infine si passerà a consolidare il piede della parete rocciosa installando subito a monte della strada una barriera paramassi; ultimo passo la sistemazione finale strada forestale.
I lavori sono partiti ad inizio primavera 2024 dopo che è stato terminato un intervento sulla stessa “strada de mez” ma in una porzione più a nord.