l’iniziativa

Trento, una giornata “da carabiniere” per un gruppo di ragazzi con sindrome di Down

Hanno potuto salire a bordo delle “gazzelle”, assistere al lavoro dei militari e fermarsi a pranzo. Per loro anche gadget e una scherzosa foto segnaletica in omaggio

LE FOTO: Tutta l'emozione di stare a fianco degli uomini dell'Arma



TRENTO. I Carabinieri del Comando Provinciale di Trento hanno voluto regalare una giornata esclusiva alla Sezione Trentina dell’Associazione Italiana Persone Down (A.I.P.D.) accogliendo e coinvolgendo in diversi “ambienti di caserma” un folto gruppo di giovani con sindrome di Down, di età compresa tra 12 e 16 anni e provenienti da tutto il Trentino, accompagnati da educatori e coetanei volontari.

I ragazzi hanno potuto avere un contatto ravvicinato con i militari che quotidianamente operano sul territorio per garantire la sicurezza dei cittadini, interloquendo con la loro genuina spigliatezza e creando così momenti ricchi di umanità e confronto con gli operatori dell’Arma.

Emozionante giornata nella caserma dei carabinieri di Trento per un gruppo di ragazzi con sindrome di Down

Per loro anche la possibilità di salire sulle "gazzelle" e di fare una foto segnaletica (foto Cc Trento)

Dopo una prima accoglienza di benvenuto da parte del Capitano Ceron, Comandante della Compagnia di Trento, il tour è iniziato mostrando loro i vari mezzi in uso all’Arma, spiegando anche il funzionamento dei peculiari dispositivi tecnici che compongono lo speciale allestimento delle “gazzelle”, lasciando poi la possibilità per tutti di salire a bordo e sperimentare varie funzioni e comandi interni, non ultime le tanto blasonate sirene e lampeggianti. La visita si è poi spostata nella Centrale Operativa, cuore nevralgico operativo e centro propulsore dei vari assetti impegnati sul territorio, dove i ragazzi hanno potuto vedere con i propri occhi come vengono gestiti e coordinati gli interventi di emergenza. Un breve passaggio poi nell’ufficio del Comandante Provinciale, per un saluto e la fotografia con la storica bandiera italiana qui custodita.

Successivamente sono stati mostrati vari materiali, tra cui le dotazioni criminalistiche utilizzate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo per effettuare i rilievi sulla scena del crimine in occasione dei delitti più gravi, coinvolgendoli nell’operazione della presa delle impronte digitali oltre che nelle attività di fotosegnalamento.

La visita si è conclusa con un pranzo tutti insieme presso la mensa dei Carabinieri, militari e ragazzi negli stessi tavoli, colleghi per un giorno, per sciogliere ancor più la rispettosa diffidenza di questi ragazzi incredibili e vederli così sempre più complici con i “ragazzoni in divisa”.

Prima del saluto, a ognuno degli ospiti sono stati consegnati piccoli gadget oltre che, a sorpresa, un simpatico souvenir ovvero una loro foto segnaletica in ricordo.

Questo il commento del Comandante Provinciale: “Grazie a questi ragazzi abbiamo passato una giornata incredibilmente diversa, la nostra disponibilità ad accoglierli si è trasformata alla fine per noi stessi in opportunità, di crescita umana e personale soprattutto, la ricchezza che contraddistingue il loro essere speciali è fatta anche di spontaneità, di acutezza nell’osservare e cogliere molti particolari, di instancabile curiosità verso i nostri ambienti. Siamo già abituati a ricevere frequentemente, in molte delle nostre sedi in Provincia, la visita (e l’affetto) delle scolaresche, ma oggi è stata veramente una esperienza bella e intensa per tutti, motivo per cui speriamo presto di viverne prossimamente altre uguali!”.













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