Trento, la Provincia avvia la chiusura graduale della residenza Fersina
Per la giunta la struttura è troppo grande e vanno evitate situazioni di assembramento. Sospesa la dismissione delle strutture di accoglienza, per accogliere le persone trasferite da via al Desert
TRENTO. Avviata dalla Provincia la chiusura graduale della residenza Fersina di Trento, dove al momento sono ospitate 184 persone. Sulla materia è stata adottata oggi, 29 settembre, una delibera da parte della Giunta provinciale.
Il provvedimento è motivato dal fatto che la struttura è molto grande, può accogliere fino a 250 richiedenti asilo, e comporta, quindi, sia per il gestore, sia per gli stessi ospiti, un significativo impegno nella gestione della convivenza interna, considerata la necessità di evitare situazioni di assembramento al fine di prevenire la diffusione del Covid-19.
"Si ritiene, pertanto, necessario - recita una nota di Piazza Dante - procedere prioritariamente alla riduzione delle presenze all'interno della residenza fino alla chiusura della stessa, compatibilmente con la disponibilità di posti che si renderanno fruibili nel progetto di accoglienza straordinaria".
Con la delibera viene inoltre stabilita la sospensione della dismissione delle strutture di accoglienza, salvo i casi considerati opportuni, al fine di assorbire gli eventuali trasferimenti degli ospiti presenti nella residenza Fersina e di inserire i nuovi richiedenti protezione internazionale indicati dal Commissariato del Governo in via ordinaria nella residenza Adige per persone di genere femminile e nuclei familiari e nelle altre strutture disponibili per persone di genere maschile.
Nel corso degli ultimi due anni le strutture utilizzate dalla Provincia per l’accoglienza straordinaria dei richiedenti protezione internazionale sono passate da 196 a 77 e i territori comunali interessati sono passati da 72 a 22. Le persone accolte nelle valli sono scese da 547 a 114, a Rovereto da 163 a 22 e a Trento da 551 a 499.