L’appello

Trentino, le guardie eco-zoofile Nogez contro i botti a capodanno: inviata una lettera ai sindaci

I 166 sindaci della provincia si sono visti recapitare una lettera da parte dell’associazione: un grande “no” contro i botti, mortaretti e suoni esplosivi per la salvaguardia degli animali 



TRENTO. Anche il gruppo di guardie eco zoofile del Trentino Nogez Trento (come per il Wwf) ha inviato in questi giorni una lettera a tutti i 166 sindaci del Trentino, per esortarli ad emettere un'ordinanza di divieto dell'uso di botti, mortaretti e quanto produca esplosioni e rumori molesti, durante il periodo delle festività natalizie imminenti. Le motivazioni riguardano in primis il rispetto degli animali, sia domestici che selvatici, che sono molto sensibili a tali botti e provocano in loro grande situazione di stress e disagio, da causare molto frequentemente anche fughe dalle abitazioni o dai luoghi di residenza.

"I nostri amici animali meritano rispetto e queste attività sono per loro devastanti; molti i casi di animali che scappano dopo i botti, che quindi preoccupano i cittadini che vivono con questi animali, cani e gatti letteralmente terrorizzati", si legge nella lettera. "In aggiunta a ciò, rileviamo che anche la fauna selvatica, intesa come avifauna, cioè uccelli di qualsiasi genere che popolano i nostri parchi, gli alberi della nostra città, nonché gli altri animali sempre selvatici che popolano il verde della nostra città soffrono gravemente per queste attività che hanno il solo scopo di soddisfare un momento ludico, non essendo certamente importanti sotto il profilo dei giusti e leciti festeggiamenti. Richiamiamo anche la necessità di tale provvedimento per la tutela della salute pubblica; abbiamo rilevato che le statistiche relative agli accessi al pronto soccorso rilevano un'attività intensa per infortuni vari, determinati dalla stagione per le attività sulla neve; ed il personale negli ospedali è notoriamente sotto organico; evitare i pericoli di botti significa anche dare una fattiva mano a ridurre gli incidenti che questi causano alle persone, come tristemente, tutti gli anni le cronache poi riportano", si legge nella lettera. 













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