Sanità

Trentino e vaccini: l’anti-meningococco fino ai 25 anni gratuito, per i bambini gratis l’anti Vrs

Preoccupazione dopo il caso a Primiero: aperti a tutti, fino ai 25 anni, i vaccini. Idem per i più piccoli, 321 ricoveri dopo il Covid, di cui 58 in terapia intensiva 
IL CASO Meningite a Primiero per una studentessa 18enne
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TRENTO. L’estate di vaccini trentina vedrà gli under 25 avere la possibilità di usufruire dei vaccini anti-meningococco B e Acwy. Lo ha deciso la Giunta provinciale di Trento, che ha aggiornato il calendario vaccinale estendendo la gratuità dei vaccini fino ad oggi solo garantita fino ai 18 anni.

"L'obiettivo è quello di offrire una migliore copertura alla popolazione, preme infatti ricordare che proprio recentemente è stato registrato un caso di meningite da meningococco B in Primiero. Il meningococco B è infatti un batterio che può causare gravi infezioni, come la meningite e la sepsi, che colpiscono in particolare i giovani adulti, per questo estendere la vaccinazione a questa fascia d'età è fondamentale per ridurre il rischio di epidemie e garantire la salute pubblica", ha commentato sul tema l'assessore alla salute, Mario Tonina. L'estensione della gratuità fino a 25 anni dei vaccini ha ricevuto il parere favorevole della Commissione provinciale per le strategie vaccinali e la prevenzione delle patologie infettive. 

Per i bambini, invece, sarà offerto gratuitamente il nuovo anticorpo monoclonale Nirsevimab, rivolto alla prevenzione dell'infezione da virus respiratorio sinciziale (Vrs). Lo ha stabilito, anche in questo caso, la Giunta provinciale di Trento, considerando la profilassi un livello aggiuntivo di assistenza.

Potranno usufruire dell'esenzione i bambini nati dal 1/o aprile 2024, inclusi quelli nati in pretermine, con cardiopatia congenita, displasia broncopolmonare. Il virus respiratorio sinciziale è altamente trasmissibile che causa epidemie annuali durante l'autunno e l'inverno.

Anche se la maggior parte dei casi presenta una forma lieve, il Vrs può peggiorare le patologie preesistenti e causare gravi complicazioni che possono essere potenzialmente fatali. A livello globale si stima che il virus rappresenti la seconda causa di mortalità pediatrica mondiale (la prima è la malaria): l'infezione è infatti la prima causa di bronchiolite.

"In Trentino, nelle due stagioni epidemiche dopo il Covid vi sono stati 321 ricoveri in pediatria, dei quali 58 in terapia intensiva. Per quanto riguarda i fattori di rischio, i dati del Trentino si sono assestati nella media nazionale, visto che l'88% dei ricoveri ha interessato neonati sani e nati a termine. La durata media della degenza è stata di 5, 6 giorni per i bambini ricoverati nel reparto di pediatria, mentre di 10 giorni per i bambini che hanno avuto bisogno della terapia intensiva. La messa a disposizione di questo farmaco ci consente di proteggere i nostri bambini fin dai primi giorni di vita, ma rappresenta anche un investimento nel loro futuro e nel benessere della nostra comunità", ha concluso Tonina. 













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