Treno guasto in Pusteria, passeggeri fermi per ore
Il convoglio è partito da Brunico. A bordo un centinaio di persone, in ritardo i bus sostitutivi
BRUNICO. Un inconveniente ad un treno alla stazione di Fortezza ha bloccato ieri pomeriggio per quasi due ore la linea ferroviaria fra Fortezza e San Candido, fermando i treni alla stazione di Rio Pusteria.
E le proteste dei passeggeri si sono fatte sentire. In particolare da parte di chi è partito da Brunico con il convoglio delle 15.31 e sarebbe dovuto arrivare a Fortezza alle 16.10 e invece è rimasto in bilico fra l’attesa di un mezzo sostitutivo, un autobus, e la speranza di una rapida soluzione del problema riscontrato a Fortezza.
Da parte di Rfi - Rete ferroviaria italiana la spiegazione è arrivata in serata, appena la situazione si è sbloccata ed è ripresa, intorno alle 18.20, la normale circolazione dei treni sui binari rimasti bloccati all’incirca dalle 16.30: “Il problema - ha affermato Tullio Tebaldi di Rfi - è stato il guasto segnalato su un treno della linea Fortezza-San Candido, un guasto che di fatto ha costretto a dare l’alt a tutti i convogli programmati sui binari della linea. I treni in arrivo dalla Pusteria sono stati fermati a Rio Pusteria e hanno accumulato ritardi. Certo, sono stati subito previsti autobus sostitutivi, ma non erano chiaramente disponibili sul posto e per farli arrivare c’è voluto del tempo”.
A Rio Pusteria, intanto, un centinaio di utenti è rimasto in attesa. “Abbiamo aspettato un servizio alternativo – ha spiegato al telefono uno dei viaggiatori – D’accordo, un guasto può capitare, ma il problema è che, più o meno dalle 16, è passata una mezz’ora senza notizie, quindi ci hanno fatto scendere per farci salire su un altro treno, rimasto però a sua volta fermo. Così se ne è andata un’altra mezz’ora, il bus sostitutivo annunciato non si è visto e siamo scesi per salire su un terzo treno, anch’esso programmato sulla linea verso Fortezza e anch’esso rimasto bloccato in stazione. Alla fine, verso le 18, io ho scelto di prendere un bus di linea che era arrivato e che mi ha portato a Bressanone. Alcuni viaggiatori hanno fatto come me, altri hanno potuto contare su soluzioni alternative. Essendo del posto, per loro fortuna hanno potuto chiamare familiari o amici, che sono sopraggiunti in auto e li hanno tolti dall’empasse. Per me e per gli altri viaggiatori non pusteresi o comunque non altoatesini è stato chiaramente più difficile, anche perché i ritardi accumulati a Rio Pusteria si sono riflessi poi su coincidenze e su successivi appuntamenti programmati nel pomeriggio e nella serata”.