Tragedia sul Garda: il padre di Umberto: “Che i nostri figli non siano morti per niente, ora cambi la legge”
Vestiti bianchi e il lancio di palloncini per ricordare Greta Nedrotti e Umberto Garzanella, uccisi da un motoscafo
LAGO DI GARDA. "Questa è una tragedia che nessuno dimenticherà mai, soprattutto noi genitori, ma i nostri figli non devono essere morti per nulla. Va cambiata la legge nautica". Così il padre di Umberto Garzarella, a margine della commemorazione a due mesi dall'incidente nautico nelle acque di Salò in cui morirono Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, travolti da un motoscafo mentre erano in barca.
"Entrambi i tedeschi che erano sul motoscafo devono essere chiamati alla stessa responsabilità sia che il proprietario del Riva guidasse o meno come oggi continua a ripetere l'amico che si è assunto la colpa" ha commentato l'avvocato Caterina Braga, legale della famiglia di Greta Nedrotti.
Indossavano abiti bianchi e hanno liberato palloncini nel cielo: così hanno voluto ricordare gli amici morti due mesi fa.
Nelle acque del lago di Garda davanti a Toscolano Maderno e Saló, nel Bresciano, sono stati commemorati Umberto Garzarella, 32 anni, e Greta Nedrotti, di 24, i due ragazzi che erano fermi in barca la sera del 19 giugno quando sono stati travolti e uccisi da un motoscafo sul quale viaggiavano due tedeschi di 52 anni, uno dei quali è stato arrestato, e si trova ancora ai domiciliari, con l'accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso.
Entrambi i tedeschi sono indagati nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Brescia. In acqua c'erano barche, canoe e motoscafi nel ricordo dei due giovani.