Tragedia a Caldaro, la vittima Gaiu Fode, 28 anni, originario del Gambia e residente a Bressanone
Attorno alle 16 di ieri, il ventottenne s’è gettato nelle acque del lago e non è più riemerso. Fuggito dal Gambia aveva vissuto l'inferno delle carceri libiche
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BOLZANO. Quando l’amico l’ha visto annaspare in acqua, s’è subito tuffato dal pedalò per cercare di aiutarlo. Ma non c’è stato nulla da fare. Gaiu Fode, 28 anni, originario del Gambia e residente a Bressanone, è stato immediatamente inghiottito dalle acque del lago di Caldaro. La tragedia s’è consumata in pochi istanti davanti agli occhi inorriditi della ragazza che, poco prima, era uscita sullo specchio d’acqua con la piccola imbarcazione a pedali insieme ai due giovani africani. È accaduto poco prima delle 16 di ieri, 2 giugno. Le urla dei due ragazzi hanno subito richiamato l’attenzione dei bagnanti vicini e l’allarme, lanciato contemporaneamente da più persone, è scattato all’istante.
Un esercito di soccorritori si è messo in azione. Il corpo di Gaiu Fode è stato avvistato dai sommozzatori alle 18.35.
Una fine tragica per Gaiu Fode, arrivato in Italia nel 2015 per ricostruirsi una vita, dopo essere fuggito dal suo Paese. In Gambia aveva fatto il militare per 4 anni, poi la fuga ed il carcere in Libia per 6 mesi. In Alto Adige era prima stato ospite alla caserma Gorio di Bolzano e successivamente aveva trovato lavoro nel settore alberghiero a Bressanone.