La storia

Tra tradizione e innovazione: la storia della “Nosela” e Giovanni Mosca

La famiglia Mosca, che da Pinè si spostò cinquant’anni fa a Riva del Garda, è “capostipite” della Nosela, ma il futuro, oltre che di nocciole, sembra essere fatto di pistacchi 


Carlo Bridi


RIVA. La storia dell’imprenditore agricolo di questa settimana ci porta a Riva del Garda, dove oltre cinquant’anni fa emigrò la famiglia Mosca da Pinè. Con il tempo, le famiglie si sono ramificate e cresciute: qualcuna si è trasferita a Verona, mentre Giovanni Mosca è cresciuto e si è stabilizzato a Riva, proseguendo nella produzione dei piccoli frutti, specialità di famiglia, ma introducendo anche la coltivazione di nocciole.
 

Parliamo di Giovanni Mosca, diplomato perito agro-industriale all’Istituto Agrario con specializzazione in chimica, una specializzazione che gli è stata molto utile vista l'orientamento che ha preso l'azienda. Quest'ultima si è sempre più specializzata nella trasformazione di una vasta gamma di prodotti. Giovanni ha iniziato con la trasformazione delle nocciole, che, seguendo l'esempio della Nutella, ha trasformato in una crema spalmabile biologica, realizzata in modo artigianale, una vera delizia. Ma a fianco delle nocciole, trasforma anche il lampone e i mirtilli, tutti coltivati fuori suolo. Con il premio d’insediamento, ha potuto acquistare anche un uliveto vicino a casa, che ospita una pianta ultra centenaria.
 

Tutti i prodotti lavorati dall’azienda, inclusi l’olio d’oliva e le creme, vengono venduti quasi esclusivamente nei mercatini, con quelli di Natale a Trento, Ronzo e Levico tra i più importanti. Ma Giovanni partecipa anche ad altri eventi, come Autumnum a Trento, Pomaria in Valle di Non, e la Ciuiga in Val Rendena. È molto impegnato nel presentare i suoi prodotti, cercando di farli apprezzare e creando un forte seguito. «Ci sono persone — precisa Giovanni — che vengono appositamente a questi mercatini per acquistare i miei prodotti, e la cosa mi fa molto piacere». In questi giorni, infatti, è molto impegnato a preparare i vasetti delle varie creme e confetture per i mercatini, con l’aiuto dei suoi tre figli adolescenti.
 

L’organizzazione dell’azienda

L’azienda di Giovanni Mosca ha una superficie complessiva di 7 ettari, che comprende un bell’oliveto vicino a casa con un ulivo ultra centenario, con un tronco del diametro di oltre 50 centimetri. Questo ulivo, protetto dalle case, è l’unico sopravvissuto alla famosa gelata del 1985, che ha causato una moria degli olivi ultra centenari. Quest’anno la produzione di olive è stata ottima, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, afferma Mosca. Le coltivazioni di lampone e mirtillo vengono fatte fuori suolo e sono protette da reti anti-insetti. Tuttavia, non è stata realizzata una copertura per la pioggia, poiché in passato non si sono verificati danni significativi. Purtroppo, quest’anno, a causa delle piogge record, l’azienda ha subito una forte perdita di prodotto.
 

Giovanni Mosca ha deciso di specializzarsi nella produzione di creme e mostarde biologiche, che sono molto apprezzate per la loro genuinità. Le sue creme spalmabili sono sempre più richieste e l’azienda fatica a produrne abbastanza per soddisfare la domanda. Per far fronte a questa crescita, Giovanni intende ampliare la superficie dedicata alle nocciole. Negli anni, la varietà e la qualità delle nocciole sono cresciute, e ora vengono prodotte diverse tipologie. Il valore aggiunto è notevole, afferma Mosca, poiché il prezzo non è determinato dal mercato all’ingrosso, ma dalla qualità del prodotto.
 

L’idea di creare la crema spalmabile “Nosela” è nata dieci anni fa, quando il figlio maggiore, che aveva appena 5 anni, sollecitò i genitori a produrre questa crema di nocciole. La produzione di nocciole per pianta si aggira sui venti kg, mentre quella per ettaro, in annate normali, può arrivare fino a 40 quintali. L’azienda ha recentemente avviato una nuova scommessa: piantare una varietà di nocciole chiamata “Francescana”, sviluppata dall’Università di Perugia, che promette una produzione molto abbondante. Ora si attendono i risultati del nuovo impianto.
 

Giovanni Mosca è il titolare dell’azienda, mentre la moglie è collaboratrice. Ora, come accennato, i tre figli collaborano anche loro, aiutando a preparare le confezioni e i vasetti dei prodotti. Questi sono quasi tutti biologici, poiché l’azienda è molto sensibile alla salute e all’ambiente. L’azienda è anche energeticamente autosufficiente, grazie all’impianto fotovoltaico che fornisce tutta l’energia necessaria.

Fra i nuovi progetti, Giovanni sta sperimentando la coltivazione del pistacchio, poiché il clima di Riva del Garda è simile a quello di Bronte, in Sicilia, dove il pistacchio è coltivato da sempre. I risultati dei primi test di laboratorio sono promettenti. Nei sogni di Giovanni c’è anche la realizzazione di un’attività agri-didattica con le scuole, per legare sempre più il turismo all’agricoltura.

Giovanni Mosca è anche impegnato nel sociale, sostenendo la squadra di basket in cui giocano i suoi figli.













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