Il ricordo

Tomas Franchini: il ricordo delle Guide Alpine Trentino dello scalatore rendenese

Il cordoglio è arrivato anche dalle Guide Alpine, di cui era membro dal 2016. Il commento del presidente Gianni Canale: «Una persona umile, lo ricorderò nell’ambiente che amava»

LA CADUTA Il tragico momento è avvenuto il 2 giugno
IL RITROVAMENTO 15 i soccorritori locali impegnati



TRENTO. Dopo la conferma, arrivata nella notte, la notizia del ritrovamento del corpo di Tomas Franchini, l’esperto alpinista e scalatore rendenese, hanno colpito profondamente il mondo a cui si era legato indissolubilmente: quello delle Guide Alpine

Come commentato dallo stesso presidente delle Guide Alpine Trentino, Gianni Canale, si trattava di «Una persona umile, una brava guida e un indiscusso arrampicatore e alpinista, anche e soprattutto considerando l’incredibile mole di attività in solitaria». 

 

Il Presidente dell’associazione, oltre a ricordarlo a nome del Collegio – parlando di “una bontà innata, del suo carattere mite e la grande disponibilità e gentilezza – si è espresso anche personalmente, da “semplice amico”: «L’ultimo messaggio che ho scambiato con Tomas è stato giovedì 30 maggio, quando mi ha inviato una foto dalla cima del Monte Cashan, prima di puntare al Cashan Grande: me lo fa ricordare nell’ambiente che amava e dove si sentiva felicemente a casa». 

 

L’habitat di Tomas era proprio quello delle montagne: oltre al suo interesse per diventare Istruttore Nazionale delle Guide Alpine, Franchini aveva completato i corsi da Aspirante nel 2013, per poi diventare Guida Alpina nel 2016 – quando aveva 27 anni. L’amore per l’alpinismo esplorativo lo aveva portato a varie spedizioni, anche extraeuropee, come in Patagonia, Cina e Perù. 

Le trasferte cinesi – sul Lamo She e sul Monte Edgar, rispettivamente nel 2019 e nel 2016 – gli erano valse due candidature al Piolet d’Or, il massimo riconoscimento mondiale per gli alpinisti. 













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