Terence Hill: «Ho conosciuto Bud "grazie" ad un bolzanino»
Terence Hill è a Trento per il Festival Religion Today, che gli assegnerà il Premio alla carriera (domani 11 ottobre alle ore 18, allo spazio al Sass), e a cui concorre con il film “Il mio nome è Thomas”, un omaggio all'amico Bud Spencer
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TRENTO. Terence Hill torna dietro e davanti alla macchina da presa con il film "Il mio nome è Thomas", pellicola in concorso al Festival Religion Today di Trento.
L'attore e regista, che riceverà il premio alla carriera alla rassegna trentina (domani 11 ottobre alle ore 18, allo spazio al Sass), è già arrivato nel capoluogo ed ha incontrato la stampa. L'occasione giusta per raccontare qualche curioso aneddoto e ricordare, con emozione, l'amico Bud Spencer
“Il mio nome è Thomas” è un viaggio fisico ed interiore, girato ad Almeria. Un chiaro omaggio ai western ed a Bud Spencer, vero?
Sì, anche se all’inizio non era nelle mie intenzioni. Ma, mentre stavamo facendo i sopralluoghi per il film, mi è arrivata la notizia della morte di Bud. È stato un gran de dolore, ma è stato anche un segnale: mi sono detto che era giusto girare lì, in quei luoghi dove ho condiviso tanto tempo con Bud Spencer. Ho deciso così che quello era il set giusto. Ma lo sapete come l’ho conosciuto?
No, ce lo racconti.
Bud, Carlo Pedersoli, era alle prese con il film “Il cane, il gatto e la volpe” (intitolato poi “Dio perdona... io no!”, ndr.) : lui era il cane, mentre l’attore del gatto era Peter Martell, attore di Bolzano, che si ruppe un piede dando un calcio, diretto alla fidanzata, ma che finì nel muro. Il regista Colizzi cercava un attore dall’aspetto simile e mi disse “Tu sarai un buon gatto” ed è così che mi hanno portato sul set, ad Almeria, viaggiando di notte. Appena arrivato sul luogo delle riprese, sono stato catapultato subito sul set, nonostante protestassi perché non avevo nemmeno visto il copione. Ma la prima scena è stata subito uno scambio di cazzotti con il “cane”. Così è iniziato il connubio con Pedersoli.