Tentò di strangolare l’ex moglie in Val di Non: condannato a 6 anni di prigione
Il fatto è avvenuto il 26 novembre 2022, quando l’uomo aveva tentato di uccidere la donna
TRENTO. E’ stato condannato dal tribunale di Trento a 6 anni di carcere per aver tentato di strangolare l’ex moglie. Si tratta di un quarantenne della Val di Non che il 26 novembre del 2022 aveva cercato di strangolare l'ex moglie nel paese di Borgo D'Anaunia. L’accusa era quella di tentato omicidio pluriaggravato (con premeditazione), stalking pluriaggravato e porto abusivo d'armi. La condanna è stata ridotta perché l'uomo ha risarcito la vittima con 20 mila euro.
Gli avvocati della difesa sono Andrea de Bertolini e Giovanni Rambaldi, che nelle loro arringhe hanno sostenuto la non volontà dell’uomo di uccidere, ma solo di spaventare. Il tribunale, però, ha confermato tutte le accuse della parte offesa, portata avanti dall'avvocato Nicola Zilio.
Le ricostruzioni degli inquirenti, infatti, hanno mostrato che sono stati numerosi i segnali premonitori prima dell’aggressione. L’uomo, infatti, aveva inizialmente detto alla moglie che voleva suicidarsi, poi però aveva confidato a degli amici la sua intenzione di procurarsi delle armi per vendicarsi contro l’ex moglie che voleva la separazione. I carabinieri erano intervenuti in quel caso, sottoponendo il quarantenne a controlli e perquisizioni che hanno portato al divieto di avvicinamento alla donna.
Il divieto, però, si è dimostrato inutile, perché l’uomo ha cercato comunque di uccidere la donna quando, sabato 26 novembre 2022, si è recato dove la donna lavorava e ha cercato di strozzarla usando una corda. Il fatto però è stato visto da alcuni passanti, che sono intervenuti facendo desistere il quarantenne, che si è dato alla fuga e salvando la donna. L’uomo, però è stato trovato in poco tempo dai carabinieri, con una corda, un coltello da cucina, una bottiglia di acido muriatico e una di benzina, un paio di manette, uno spray antiaggressione e un cavo elettrico. La condanna è arrivata ora mettendo così fine a una lunga odissea che la donna ha dovuto vivere.