Taglio dei vaccini, la rabbia di Fugatti: “Siamo sconcertati”
In Trentino questa settimana sono arrivate 2340 dosi invece delle 5850 che si attendevano. Segnana: “Riusciamo però a garantire la continuità delle vaccinazioni a coloro che si erano prenotati per la prima dose”
TRENTO. Un taglio del 60 per cento ai rifornimenti di vaccini contro il Coronavirus, Fugatti esplode. “Abbiamo espresso il nostro sconcerto – sottolinea il presidente della Provincia – per il taglio immotivato fatto a diversi territori e per le differenze di riduzione delle dosi che riguardano alcune Regioni mentre per altre non vi saranno riduzioni”.
E aggiunge: “Il rischio è che coloro che hanno rispettato le regole sulla somministrazione siano più penalizzati. Il commissario Arcuri ci ha però assicurato che con i nuovi arrivi di vaccini si farà una compensazione tra i territori in favore di quelli più penalizzati”.
L’assessore alla Salute Stefania Segnana spiega che, per decisione della stessa società farmaceutica, comunicata nella giornata di ieri, martedì 19 gennaio, dal commissario Arcuri, al Trentino dovrebbe essere assegnato un numero di dosi ridotto del 60%; riduzione che con l’intervento compensativo previsto a livello nazionale per scongiurare differenze marcate tra le Regioni, dovrebbe calare al 29%, come dato uguale per tutti i territori. La decisione dovrà essere ufficializzata.
“Ieri, mercoledì 20 gennaio – aggiunge l’assessore – sono arrivate 2340 dosi invece delle 5850 che attendevamo. Riusciamo a garantire la continuità delle vaccinazioni a coloro che si erano prenotati per la prima dose, compreso il personale del mondo del volontariato. Poi inizieremo a fare le seconde dosi. Stiamo nel frattempo programmando la vaccinazione per gli anziani in lista per entrare nelle Rsa e dovremo garantire la seconda dose per gli ospiti delle Rsa, anche per far riprendere le visite da parte dei familiari. Speriamo che entro la fine di gennaio arrivi anche il vaccino AstraZeneca per ampliare la possibilità di vaccinare”.
Il direttore generale di Apss Pierpaolo Benetollo conferma che l’attività di vaccinazione procede e la priorità è quella di mettere in sicurezza gli ospiti delle Rsa. Spiega inoltre che per quanto riguarda le reazioni avverse alla vaccinazione sono analoghe a quelle che si hanno con qualsiasi farmaco e comunque, ha evidenziato, non si sono avuti danni permanenti ma qualche situazione che è stata risolta.
“Anche da vaccinati – aggiunge Benetollo – non si deve abbassare la guardia perché la copertura è del 95% della popolazione vaccinata e quindi si devono usare comunque i dispositivi di protezione individuale e rispettare le distanze previste”.