Taglio ai vitalizi, in arrivo una raffica di ricorsi
Il costituzionalista Toniatti: "E' una misura populista e ho forti dubbi della sua legittimità costituzionale". Renzo Gubert: "Pronto ad agire se una misura del genere si dovesse prendere anche al Senato"
TRENTO. Si preannuncia una pioggi di ricorsi contro il taglio dei vitalizi. Renzo Gubert non è più in Parlamento da molto tempo e segue da vicino le vicende legate al taglio dei vitalizi con targa 5 Stelle come coordinatore regionale dell’associazione ex parlamentari.
Il taglio deciso l’altro giorno dall’ufficio di presidenza della Camera non lo riguarda direttamente visto che lui il vitalizio lo prende dal Senato, anche se è stato deputato per due anni dal 1994 al 1996, dal momento che, per chi è stato in tutti e due i rami del Parlamento, l’assegno lo paga l’ultima Camera di cui si è fatto parte.
Però si dice pronto a fare ricorso se una misura del genere la dovesse prendere anche il Senato. Infatti già due anni fa, Gubert aveva spiegato che sulla base del vitalizio aveva preso impegni finanziari e doveva pagare il mutuo per il maso: "Certo che farei ricorso. Questa è una misura giacobina. Come si fa a non essere contrari a una misura del genere? E’ contro ogni regola di diritto".
Il costituzionalista Roberto Toniatti rincara la dose: "È una misura populista e ho forti dubbi della sua legittimità costituzionale. È stato adottato un provvedimento sull’onda del populismo imperante".