Il caso

Strada della Forra, in due settimane 150mila firme per tenerla aperta

Oltre che riaprire la strada, l’obiettivo è anche ripristinare la panoramica. L’Onlus creatasi intorno al progetto trova "una perdita gravissima la chiusura della strada nel periodo estivo”



TREMOSINE. Quindicimila firme raccolte in poco più di due settimane è l’inatteso risultato della petizione lanciata sulla piattaforma Change.org dall’associazione Strada della Forra Onlus che così commenta: “Mentre le amministrazioni perdono tempo, l'Associazione si è mossa e lo ha fatto con successo! Il risultato della raccolta firme dimostra ampiamente che l'interesse c'è ed è elevato. Non possiamo dire lo stesso degli uffici amministrativi della politica di questa provincia: è passato un mese dalla fine del monitoraggio dei presunti movimenti della galleria ed ancora brancoliamo nel buio, nessuna informazione, silenzio assoluto! L'Associazione strada della Forra ha

contattato geologi esterni per avere un quadro più chiaro della situazione e dei tempi per una possibile riapertura. Questi ultimi avevano bisogno dei dati raccolti per rielaborarli, ma non sono mai stati pubblicati. Tempi biblici di un monitoraggio senza risultati stanno mettendo in ginocchio l'economia della nostra amata Tremosine”, è possibile leggere in una nota.

“Altro tasto dolente è la riapertura del tratto panoramico della Forra. Tale tratto è stato riaperto da poco con visite guidate perché la provincia di Brescia sosteneva che i muretti nella zona del "canyon" non fossero a norma. Ci chiediamo come questo sia possibile visto che la strada è stata transennata nel 2020 per 550 giorni proprio per mettere in sicurezza quella porzione di strada, spendendo un sacco di soldi pubblici. Il motivo per il quale i muretti oggi non sono a norma è perché non sono stati sistemati durante la prima chiusura, durata ben 2 anni per un lavoro effettivo di 4 mesi”! Quella che è stata definita l’ottava meraviglia del mondo, suscita interesse senza confini anche se ha avuto una vita molto difficile e la si è potuta ammirare solo ad intermittenza”, hanno poi proseguito.

“Di certo la sua chiusura durante la stagione estiva è un danno enorme senza considerare il disagio dei residenti che si trovano costretti a non percorrere la strada diretta per raggiungere il fondo valle. L’Associazione così conclude la sua nota: “Tutto quello che sta succedendo a Tremosine, ormai da anni, ha il sapore amaro di una presa in giro. Questo non può essere un affare privato tra amministratori pubblici e tecnici incaricati poiché coinvolge un'intera comunità. L'Associazione strada della Forra si meraviglia che nessuno stia indagando sull'ennesimo percorso di una pratica poco trasparente, motivo per cui stiamo pensando di segnalare alla magistratura la drammatica situazione”, hanno aggiunto in conclusione.













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