Stefano Mei, presidente Fidal: “Schwazer? Dobbiamo tener conto della sentenza”
“Sono 87 pagine di ordinanza: non solo si archivia la posizione del marciatore, ma si fanno considerazioni gravi nei confronti di altre entità”
ROMA. "Non ho ancora in mano tutte le motivazioni ma la giustizia è una cosa seria. Non posso non tenerne conto". Stefano Mei, presidente della Fidal, ai microfoni di "Radio Anch'io Sport" non si sbilancia oltre sulla vicenda Schwazer e sulle possibilità' che il marciatore possa prendere parte ai Giochi di Tokyo ma conferma che, assieme al Coni, sta seguendo da vicino gli sviluppi.
"Non voglio entrare troppo nel merito ma c'è un'ordinanza di 87 pagine di un giudice che, oltre ad archiviare la posizione di Alex Schwazer, fa considerazioni estremamente gravi nei confronti di altre entità. Sono 87 pagine contro un comunicato stampa di poche righe - il riferimento alla nota con cui la Wada respinge le accuse del gip di Bolzano -. Qui si tratta di un'indagine durata 4 anni, dobbiamo tenerne conto. Ci sono i fatti: bisogna rispettare le sentenze e leggere attentamente le motivazioni. Federazione e Coni dovranno tenerne conto e adottare le opportune soluzioni, anche il presidente Malagò segue con interesse questa situazione, vediamo gli sviluppi".
A proposito dei Giochi di Tokyo, "siamo tutti col fiato sospeso: venissero rinviati di nuovo, verrebbero annullati ma il Cio e le autorità' sportive cercheranno di farli svolgere con tutte le opportune precauzioni. Saranno quasi sicuramente a porte chiuse o con un pubblico limitato, si cercherà' di fare il meno danno possibile".